Per molte persone avere la possibilità di lavorare in una big tech può significare prestigio e sicurezza. Spesso, però, le aspettative non rispecchiano la realtà. Infatti, molti giovani non si sentono più al sicuro a far parte di una grande azienda e preferiscono guardare alle più piccole. Il problema di maggior rilevanza riguarda il fatto che alcune persone non si aspettano un possibile licenziamento, poiché, esso può giungere da un momento all’altro senza un avviso a priori.
Gli ormai ex dipendenti big tech
Se da una parte, i colossi aziendali incutono timore ai più giovani, anche per più esperti la situazione è pressoché simile. Questi ultimi, che hanno contribuito a scrivere una parte di storia della rispettiva big tech, si ritrovano un giorno con le proprie credenziali di accesso non funzionanti. Trapela, inoltre, che alcuni, con un visto di lavoro si sono ritrovati costretti a dover abbandonare il paese d’adozione.
Lo status dei colossi aziendali
E’ importante sottolineare che le big tech godono di un grande status che non passa inosservato soprattutto per i neo-laureati. Per i ragazzi che hanno appena conseguito una laurea, vedersi il corteggiamento di una grande azienda che propone stipendi da capogiro può indurre in tentazione. Questa aura che lievita intorno a tali imprese, può svanire nel momento in cui un giovane vede che quell’impresa quell’anno ha licenziato un numero considerevole di lavoratori. Amazon può essere l’esempio perfetto per descrivere questa situazione, quando decise di dichiarare il licenziamento di 18mila dipendenti attraverso una mail che recitava:”sfortunatamente la tua posizione è stata eliminata”.
Le piccole aziende osservano
I licenziamenti che interessano le big tech, portano scoraggiamento nei confronti dei giovani che puntano a costruirsi il loro futuro, ma allo stesso tempo aiutano le aziende tecnologiche più piccole a crescere di importanza. Queste ultime che magari non godono della stessa aura ed importanza dei colossi del settore, possono garantire maggiore sicurezza e tutela per i lavoratori, soprattutto più giovani. Sta iniziando, dunque a cambiare l’idea tra i lavoratori alle prime armi, i quali si considerano più appagati ad avere una partecipazione significativa nelle startup, che essere un numero qualsiasi all’interno di una big tech.