Nell’imminente Quaresima riflettiamo sulla valorizzazione del genio femminile
Una valorizzazione della donna che si inserisce nella particolare sensibilità che si coglie in questi giorni, in maniera decisamente innovativa rispetto al passato, specie meno recente, quando il ruolo sociale della donna sembrava decisamente trascurato. Mentre oggi, siamo frequentemente sollecitati a considerare il ruolo della donna, riflettere e quindi valorizzare il genio femminile.
Quel genio femminile che pure ha segnato soprattutto la storia sacra, con quel carisma particolare della fedeltà all’unico Dio. Perchè nella storia sacra sono molte le figure femminili, più di quanto si possa immaginare, ognuna con il suo destino particolare legato al servizio di Dio ed al servizio del popolo.
In questo periodo soprattutto forse in Italia, (ma non solo !) – sembra farsi decisamente avanti questa sensibilità,; motivo per cui Papa Francesco, attento com’è a cogliere sempre tempestivamente i cambiamenti in atto, spesso invita ad essere vigilanti sulla velocità delle trasformazioni della sensibilità sociale, accennando anche espressamente al ruolo della donna nella società e nella Chiesa. In questo scenario, mi sorge spontaneo il proposito di proporre alla riflessione, in questa Quaresima, l’esempio concreto di qualche donna del nostro ambiente favarese, che ha segnato positivamente il nostro tessuto sociale.
Ed il mio pensiero è andato alla Signora Angela Alongi in Vassallo, della quale, provvidenzialmente per caso, trovo alcuni appunti sul funerale “praesente cadavere”, celebrato nella Chiesa del Cimitero di Favara il primo venerdì di Quaresima del 24 febbraio 2012. Adesso, vedi caso, esattamente ad undici anni di distanza, c’è la stessa ricorrenza il prossimo 24 febbraio, che cade di venerdì, ed ancora Quaresima, che inizia il mercoledì di questa settimana che è il “mercoledì delle Ceneri !
Quaresima che, ogni anno è un tempo sempre privilegiato di riflessione, preghiera, spinta forte ad un rinnovamento culturale e spirituale.
E che cosa di più significativo, per vivere al meglio questo periodo, di richiamare alla mente ed al ricordo del cuore, dell’esempio concreto che persone particolari persone ci hanno lasciato, nel vivere in pienezza la vocazione a cui sono state chiamate !.
Quale antidoto migliore per avere modo di “bai-passare” le non poche banalità, volgarità, stupidità che ci assediano ! e che oggi – come è sotto gli occhi di tutti – sono il segno della perdita non solo del senso del bene, ma anche del bello… e di quella degenerazione che trascina decisamente con sé un forte calo dei veri valori e della stessa dignità umana !.
Per questo è necessario forse riscoprire la preziosità della testimonianza che tanti nostri cari, nel nostro ambiente, ci hanno lasciato, con il loro vivere la quotidianità all’interno della loro famiglia, con benefico influsso nel quartiere o addirittura nell’intera città. Testimonianze che sono un prezioso tesoro di vera umanità, di profonda spiritualità e rara bellezza.
Favara ha tante belle figure di persone che si sono distinte nel sociale e nell’ambito familiare; professionisti seri, uomini e donne, che hanno, con l’esempio della loro vita concreta, onorato questa nostra città.
Nella sensibilità di oggi, specie da qualche tempo a questa parte, sempre più facilmente si fa osservare che soprattutto le donne possono essere il motore di tanti positivi cambiamenti, di cui si avverte la necessità e che gli uomini non hanno saputo e voluto attuare. Per le donne, in genere, fuori dai luoghi istituzionali è un’occasione di cammino, di risveglio, di consapevolezza, di scelta di essere testimoni e profeticamente, senza aspettare di essere autorizzate da chissà chi… avviare decisamente un cambiamento di paradigma della vita. Un programma di vita su cui riflettere in questa Quaresima, pigliando spunto dal passato ed adattandolo alla nuova situazione e sensibilità.
Forse è troppo impegnativo e magari azzardato quanto sto dicendo, ma ritengo opportuno proporlo, comunque richiamando alla memoria la figura e l’esempio di una donna, sposa e madre di numerosa prole, che ho avuto modo di incrociare e conoscere bene, nei tanti anni del mio servizio pastorale, di cui in passato ho fatto qualche cenno. Quando, parlandodella vita concreta della zia – come la chiamavo io – “ANGILINA Alongi ,leggendo quelle pagine biografiche scritte da un suo figlio, non potevo fare a meno di pensare alla sua sorella, a cui era tanto legata e che visitava ogni giorno, dopo la Messa a S. Vito, cioè la Signora “Libertina” sposata Vassallo, anche Lei “una donna di grande fede e di forte tenacia umana”. Due donne, Angela e Libertina, due sorelle, che nel mio ministero nella parrocchia S. Vito di Favara, con ruoli assai diversi, mi hanno entrambe tanto sostenuto con la loro preghiera, i loro consigli, i loro sacrifici, la loro azione.
Rivedendo i qualche appunto che mi capita di trovare…rivedo quello che mi è venuto di dire in quel funerale della Signora Liberina, undici anni fa, quel 24 febbraio 2012. Ecco: Ricordati della nostra sorella LIBERTINA. Lo diremo dopo la consacrazione, mentre offriamo il pane ed il vino diventati il corpo ed il sangue di Cristo…Ricordati di questa nostra sorella …Tu la conosci, ne conosci il cuore, la generosità, la bontà, l’impegno…la fede.——Tu ne conosci la forza d’animo che l’ha accompagnato in tutta la vita, nel superare le difficoltà di una famiglia numerosa, nel vivere fedelmente la sua vocazione assieme allo sposo, che sta vivendo adesso questo dolore del distacco ; Tu conosci o Signore il suo grande spirito di sacrificio negli impegni quotidiani per la crescita ed educazione dei figli. Tu conosci la sua tenacia, la sua grande determinazione. Tu conosci la sua profondissima gioia, provata nell’accompagnare tutti gli otto figli (Gaspare, Mimmo, Antonia, Raimondo, Salvatore, Libertina, Lillo, Gabriella) ai sacramenti del battesimo, della prima Comunione, della Cresima, alla celebrazione del loro matrimonio, preparati responsabilmente a formare una loro famiglia, fondata nel tuo amore e nella tua legge.
Tu conosci o Signore l’affetto, la stima, l’amore di tanti, qui presenti a questa celebrazione o anche assenti, verso la signora Libertina. Tutti con gesto d’offerta mettiamo tutto nelle tue mani; tutto per Cristo, con Cristo e in Cristo, diventa onore, lode e gloria al Padre.——-L’ultimo “ricordati” lo dobbiamo rivolgere al nostro cuore “Custodisci gelosamente o Signore nel nostro cuore, nel cuore dei figli, le impronte ed i segnali lasciati da questa defunta . Ci danno oltre che le informazioni genetiche, anche il senso della vita, ci danno la fede, il gusto dei valori alti, il gusto dei valori che contano.——Donna del silenzio, di fermezza, di preghiera, di famiglia. Donna di grande fede, la signora Libertina, che nella semplicità, unitamente alla sorella Angela, che voglio qui e in questo momento ricordare, come punto di riferimento per la parrocchia, ed a cui lei era tanto legata, tutte e due assieme, in modo diverso ma convergente, hanno seminato nella quotidianità il gusto di Dio, la passione del donare e dello spendersi per amore.
Tutto raccogliamo e lo facciamo diventare offerta e dono.Signora Libertina Alongi Vassallo, ci hai lasciati per raggiungere la Patria Celeste, e, nel porgerti l’estremo saluto, voglio esprimerti la mia gratitudine personale e quella della Comunità parrocchiale di S. Vito, per l’esempio, la stima, l’affetto che ci hai donato, durante la tua vita terrena”.