“zona-ztl-intorno-alla-cattedrale-di-asti:-pessima-soluzione”-–-atnews.it

“Zona ZTL intorno alla Cattedrale di Asti: pessima soluzione” – ATNews.it

Lettere al direttore

Lettera pubblicata il

– 15 Febbraio 2023 – 20:11

ztl cattedrale

Riceviamo e pubblichiamo


Buongiorno,
scrivo per esprimere il mio punto di vista sulla nuova ZTL intorno alla Cattedrale di Asti, punto di vista di chi vive e lavora proprio qui.

La nuova ZTL di prossima entrata in vigore è una pessima soluzione, perchè si tradurrà in ulteriore smog e disagi per chi risiede in Via Giobert, e per tutti coloro che quotidianamente attraversano questa strada, che pur piccola, è giocoforza diventata (a causa di un sistema di viabilità sbagliato) una delle poche vie di congiunzione tra il centro cittadino e la zona Nord, e per questo iper-frequentata.

Già attualmente via Giobert è satura di traffico, specialmente nelle fasce orarie dell’entrata e uscita dalle numerose scuole che si trovano su questa direttrice (partendo da corso Alfieri: Liceo Classico, Sella, Goltieri, Liceo d’Arte, Brofferio, Martiri, Buonarroti, mazzarello e Liceo Scientifico), fatto che comporta l’afflusso giornaliero di una fiumana di vetture, motorini, etc., tale da causare la formazione di code che spesso partono dall’incrocio tra via Natta e via Giobert a salire fino in Piazza Lugano.

La chiusura, prevista dalla novità della ZTL, dell’accesso a tutte le vie laterali lato Cattedrale, soprattutto via Natta, che è molto utilizzata come sbocco su corso Alfieri ed anche verso Corso Savona (passando da Piazza del cavallo, scendendo verso il Tribunale e corso don Minzoni) è una scelta incomprensibile, dal momento che questi accessi laterali costituiscono uno sfogo (seppur insufficiente) del traffico che transita su via Giobert, che vedrebbe ancora di più salire livelli di smog e congestione del traffico.
Il Comune voglia riconsiderare questa novità alla luce di queste osservazioni, che provengono da persone che vivono (meglio: subiscono) quotidianamente le problematiche già esistenti, per evitare il loro ulteriore aggravio.

Cordiali saluti
dr. Alessandro Trotti

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *