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VIDEO – TgVallo 09 gennaio 2023 – Televallo

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  • Autonomia, Calderoli “No fughe in avanti ma chi ha fallito taccia”

    by Redazione on 9 Gennaio 2023 at 10:06

    ROMA (ITALPRESS) – “Questo stato dell’arte non è figlio di un’autonomia che ancora non si è realizzata, ma di una politica centralista che è andata avanti fino ad oggi”. Lo ha detto Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ospite di Agorà su Rai3, in risposta a chi parlava di migrazione sanitaria, fuga dei cervelli e disoccupazione in vista della riforma sull’autonomia. “Tutti coloro che avrebbero dovuto promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno, ridurre la sperequazione e favorire la coesione hanno fallito. Quelli che hanno fallito oggi tacciano e lascino aperta la strada autonomia: all’autonomia che si è posta l’obiettivo, per la prima volta dopo 22 anni, di definire i livelli essenziali delle prestazioni e quindi i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale utilizzando le leve già previste dalla Costituzione”, ha aggiunto. Per il ministro si tratta di “ridurre questa sperequazione attraverso risorse che in questo caso dovranno avere anche una finalizzazione: non basta chiedere risorse, noi esigiamo che vengano garantiti ed erogati servizi”. Per quanto riguarda l’iter e le condizioni per il riconoscimento dell’autonomia “ci sarà una Regione che richiede e dall’altra parte un governo che farà le valutazioni. C’è la necessità di un passaggio Governo-Regioni, poi un parere espresso dal Parlamento, dove andrà l’intesa definitiva. Non c’è nessuna fuga in avanti o rischio di blitz. Ci saranno una serie di passaggi che consentiranno di valutare”, ha concluso.(ITALPRESS).-foto agenziafotogramma.it-

  • Ucraina, Papa “Fare cessare subito il conflitto insensato”

    by Redazione on 9 Gennaio 2023 at 09:50

    ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è in corso la terza guerra mondiale di un mondo globalizzato, dove i conflitti interessano direttamente solo alcune aree del pianeta, ma nella sostanza coinvolgono tutti. L’esempio più vicino e recente è proprio la guerra in Ucraina, con il suo strascico di morte e distruzione, con gli attacchi alle infrastrutture civili che portano le persone a perdere la vita non solo a causa degli ordigni e delle violenze, ma anche di fame e di freddo”. Così Papa Francesco parlando agli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. “Non dobbiamo dimenticare che la guerra colpisce particolarmente le persone più fragili – i bambini, gli anziani, i disabili – e lacera indelebilmente le famiglie. Non posso che rinnovare quest’oggi – sottolinea il Santo Padre – il mio appello a far cessare immediatamente questo conflitto insensato, i cui effetti interessano intere regioni, anche fuori dall’Europa a causa delle ripercussioni che esso ha in campo energetico e nell’ambito della produzione alimentare, soprattutto in Africa ed in Medio Oriente”. -foto agenziafotogramma.it-(ITALPRESS).

  • Renzi “Critiche al governo Meloni su spoil system assurde”

    by Redazione on 9 Gennaio 2023 at 08:55

    ROMA (ITALPRESS) – Sul Governo “sono tra i più critici. L’aumento della benzina, dei pedaggi, i regali alle società di serie A, la cancellazione della 18App, una legge di bilancio talmente mediocre da lasciare stupiti mi hanno portato a essere tra i più duri nel dibattito di queste settimane. Dunque: se c’è uno che critica il Governo per ciò che riteniamo ingiusto sono io. Ma proprio per questo trovo semplicemente assurde le critiche al governo Meloni sullo spoil system. La Meloni non ha il diritto di cambiare i dirigenti che non ritiene all’altezza: ha il dovere di farlo”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “E sapete chi ha dato questa possibilità? La Legge voluta dal ministro Bassanini, che certo non era uno di destra. Questa idea che quando noi facciamo spoil system è giusto e doveroso per rispettare i nostri obiettivi programmatici e quando lo fa la destra è una lesione delle regole del gioco è pura ipocrisia. Ok? Giudicheremo la Meloni da quello che fa. E per adesso il giudizio è decisamente negativo. Ma dobbiamo criticarla sui risultati, non sul diritto di scegliersi i collaboratori”, ha concluso.(ITALPRESS).-foto agenziafotogramma.it-

  • Ciriani “Riforma sul presidenzialismo entro l’anno”

    by Redazione on 9 Gennaio 2023 at 07:26

    ROMA (ITALPRESS) – “Ci piacerebbe approvare la riforma in prima lettura almeno in una delle due Camere entro la fine dell’anno. Questo sarebbe già un bel successo. Ma oltre al discorso sulla tempistica, ciò che più conta è guardare anche oltre il perimetro del centrodestra”. Così, in un’intervista a la Verità, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani in merito alla riforma del presidenzialismo. “Questa riforma non vuole rappresentare una rivincita del centrodestra sul centrosinistra. Abbiamo l’ambizione di pensare a un progetto per il Paese, che metta fine all’instabilità cronica dei governi. Avere governi forti e stabili, che abbiano tempo e modo di realizzare i programmi, dovrebbe essere interesse di tutti. Dunque confrontiamoci: tendenzialmente le regole del gioco si scrivono insieme”, spiega. Quanto ai contenuti, “la mia opinione è che un semipresidenzialismo sia la formula che meglio si attaglia al nostro Paese. Ma non dev’essere alla francese o alla tedesca: dev’essere semplicemente adatto all’Italia”. Il governo si prenderà la responsabilità del progetto o si passerà da una Bicamerale? “Si può fare attraverso una proposta complessiva elaborata dal governo, oppure attraverso una Bicamerale, che pero non sia pura accademia. Sarebbe interessante scoprire se c’è un terreno comune su cui ragionare. Se la risposta che ci arriverà sarà l’ostruzionismo, allora faremo le nostre scelte come promesso agli elettori”, chiosa il ministro.(ITALPRESS).-foto agenziafotogramma.it-

  • In Brasile situazione sotto controllo, Bolsonaro respinge le accuse

    by Redazione on 9 Gennaio 2023 at 06:40

    ROMA (ITALPRESS) – E’ una situazione di calma apparente quella che si respira a Brasilia, dopo che la polizia ha sgomberato, in serata, il Congresso, la Corte Suprema e il palazzo presidenziale di Planalto dopo l’assalto dei manifestanti che si rifiutano di riconoscere l’elezione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva, sostenendo che la consultazione sarebbe stata viziata da alcuni brogli. Almeno 400 le persone arrestate per avere preso d’assalto alcuni edifici governativi nella capitale del Brasile. Intanto il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha rimosso per 90 giorni il governatore della regione di Brasilia, Ibaneis Rocha, il quale dopo i disordini aveva detto che i facinorosi “pagheranno per i crimini commessi. Continuiamo a lavorare per ristabilire l’ordine”. Sui gravi fatti di quella che è stata una domenica di follia, è intervenuto anche l’ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, negando la propria responsabilità. “Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. Invece, i saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”. Bolsonaro ha assicurato che durante il suo mandato ha “sempre rispettato la Costituzione, difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la sacra libertà. Inoltre – ha aggiunto – ripudio le accuse, senza prove, che l’attuale capo dell’Esecutivo del Brasile mi ha attribuito”. Da parte sua Lula ha definito gli assalitori qualificandoli come dei “vandali e fascisti fanatici” e assicurando che “li troveremo tutti e saranno tutti puniti in modo tale che nessuno oserà più compiere simili nefandezze con una bandiera del paese sulla schiena o indossando la maglia della nazionale fingendo di essere un patriota”. Lula ha sottolineato che “chi ha finanziato queste manifestazioni pagherà per questi atti irresponsabili e antidemocratici”. Un gran numero di rivoltosi è rimasto nelle vicinanze dei centri di potere della capitale brasiliana, continuando a inneggiare slogan per un “intervento militare”, mentre l’esercito e la polizia militare dinizieranno lo sgombero dei manifestanti. L’operazione dovrebbe svolgersi nella mattinata dpo che nella notte c’è stato un vertice di coordinamento nella notte in un incontro con i ministri della Difesa), della Giustizia e della Casa civile. (ITALPRESS). -foto agenziafotogramma.it-

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