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Spm Modica, i lavoratori non percepiscono stipendio da ottobre

Attualità Modica

I sindacati scrivono al Prefetto

https://immagini.ragusanews.com//immagini_articoli/14-02-2023/spm-modica-i-lavoratori-non-percepiscono-stipendio-da-ottobre-500.jpg Spm Modica, i lavoratori non percepiscono stipendio da ottobre

Modica – Le organizzazioni sindacali CUB Trasporti e UILtec hanno scritto in merito alla situazione in atto presso l’Azienda Servizi per Modica, società partecipata dal Comune di Modica, come socio unico.

“I lavoratori e le lavoratrici non ricevono uno stipendio dal mese di ottobre (compreso), e attraversano un periodo di grandi e comprensibili difficoltà, che si va trasformando in un montante malessere che potrebbe sfociare in atti di protesta assolutamente fuori controllo -scrivono al Prefetto, Pippo Gurrieri e Giuseppe Scarpata, dei sindacati-. 

Tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda hanno richiesto incontri, anche urgenti, al Commissario Straordinario del Comune, dott.ssa Ficano, senza aver ricevuto risposta alcuna. A questo si aggiunge la Deliberazione dello stesso Commissario Straordinario dello scorso 3 febbraio con la quale viene certificato un sostanziale taglio al costo del lavoro presso la SpM che avrà drastiche conseguenze sul mantenimento dell’attuale organico (rischio licenziamenti), o comunque dell’attuale orario di lavoro, con ricadute importanti sul reddito percepito dai 79 dipendenti. Sorvoliamo, per il momento, su alcune affermazioni non corrispondenti al vero contenute nella suddetta delibera e riguardanti le organizzazioni sindacali; non possiamo però non rilevare come da parte del Commissario Straordinario Ficano si siano deliberatamente scavalcate le relazioni sindacali, sia nell’atto di compiere le scelte di cui sopra, che evitando di attivare una convocazione (dicasi una!) sia nell’arco del suo ormai lungo mandato, che dopo le richieste di incontro urgente notificategli dai sindacati nei giorni scorsi. Con la presente chiediamo pertanto un Suo autorevole intervento perché vengano versate le spettanze arretrate ai lavoratori e alle lavoratrici, stemperando un clima già abbastanza arroventato, e perché il Commissario convochi con urgenza le organizzazioni sindacali, ed affronti in un opportuno tavolo, i contenuti e le conseguenze della citata delibera n.10 del 3.2.23 resa pubblica il 7.2.23″. 

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