Ragusa – Fabrizio Russo, nuovo commissario straordinario dell’Asp ragusana, 51 anni palermitano, si presenta a Ragusanews: “Dare conto sarà il leit motiv di questa mia esperienza”.
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Lo incontriamo nel suo ufficio, a Piazza Igea. 90 minuti tutti d’un fiato per comprendere il suo abbrivio a questa sua prima esperienza professionale.
Per Russo la convalescente Asp ragusana deve “avere delle metriche trasparenti e comprensibili, e lavorare in una programmazione di lungo periodo”.
E’ il segnale che su questa poltrona lui ci vuole stare e a lungo. L’azienda negli ultimi 4 anni è passata sotto la guida di manager e commissari quali Ficarra, Aliquò, Sirna, Elia.
Russo fa emergere subito una linea di demarcazione con il passato, annunciando una nuova disciplina, anche se non parla mai dei suoi predecessori.
Nessuna rivoluzione nella governance amministrativa e sanitaria.
E’ in scadenza il 31 gennaio prossimo l’incarico del direttore sanitario aziendale, Raffaele Elia. Secondo Russo, è molto probabile una sua riconferma, che sa molto di contrappeso politico rispetto alla nomina del Commissario. Russo viene dato in quota Cuffaro, Elia è il contrappeso di Fratelli d’Italia.
In effetti, il primo segnale in alcuni gangli della amministrazione sanitaria Russo la dà.
Maria Rosaria Sigona diventa la plenipotenziaria dirigente dell’Asp ragusana, dopo la vicenda mediatica nazionale sui vaccini, ritorna là dove aveva lasciato ai tempi dei servizi televisivi su La 7.
Torna a capo del settore delle risorse umane (mantenendo il settore del Provveditorato) che all’Asp valgono circa 4000 dipendenti. Provvederà alla gestione dello status giuridico ed economico dei dipendenti, dall’assunzione alla cessazione del rapporto di lavoro. Curerà le procedure concorsuali e comunque le assunzioni in genere di nuovo personale, gestirà l’attività di libera professione intramuraria del personale dirigente sanitario.
Ma sarà anche a capo del settore provveditorato. Tradotto, vuol dire che gestirà le procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi e provvederà alla loro liquidazione.
Sarà anche una coincidenza, ma nei settori chiave dell’Asp negli ultimi dieci anni si sono alternati solo due dirigenti.
Addirittura dal 2003, ai tempi si chiamava AUSL, ai giorni nostri, a dirigere, ad interim o in via diretta, il settore degli Affari Generali c’è sempre lo stesso dirigente, l’avvocato Giovanni Tolomeo, che anche ha guidato il settore del personale e oggi -per fare spazio al nuovo incarico del neo Direttore del personale- si è dimesso mantenendo sempre la Direzione degli Affari Generali, quella da cui dipende tutta l’attività contrattuale dell’Ente, ivi comprese le convenzioni esterne.
In genere, la procedura amministrativa di nomina prevede la pubblicazione di un avviso interno. Qui, nessun avviso, ma tutto si consuma con una girandola di attribuzioni dirette agli stessi dirigenti e negli stessi incarichi. Nella delibera, la n.23 del 12 gennaio 2023, tra le motivazioni della nomina, si legge che il provvedimento “…è utile per il servizio pubblico”. Sarà così. Ci crediamo, in fiducia.
Ma Fabrizio Russo un altro segnale dirompente lo dà subito, firmando un atto di rinuncia e mettendo una pietra tombale sulla graduatoria per l’assunzione di collaboratori amministrativi a tempo determinato indetta dell’Azienda Garibaldi di Catania e la cui discussa e contestata procedura fu sollevata proprio da un articolo di Ragusanews. Una inchiesta giornalistica che scatenò un vespaio di polemiche e finanche un esposto alla magistratura ragusana e catanese da parte del Codacons.
“Ho firmato venerdì scorso, dopo un’attenta valutazione della vicenda, l’atto di rinuncia alla procedura”- ha confermato il neo commissario.
Alla fine l’Asp di Ragusa non assumerà, quindi, nuovo personale amministrativo da quella graduatoria. La procedura, come avevamo raccontato, presentava contorni pochi chiari, tali da portare il neo Commissario a chiudere in fretta la partita.
Facciamo un passo indietro. Cosa era accaduto?
Nella delibera n. 1427 del 22 novembre 2022 dell’Azienda Garibaldi di Catania nella graduatoria dei candidati eccellenti, c’erano il figlio del Direttore sanitario, Raffaele Elia, il quale aveva chiesto all’azienda ospedaliera l’assunzione di ben 9 collaboratori, ma anche il figlio di una dirigente del settore personale e anche la collaboratrice del Direttore Amministrativo Salvatore Torrisi e almeno altre quattro persone attualmente in forza alla Direzione dell’azienda a Piazza Igea. Altra singolarità che presentava la procedura, il fatto che nella commissione di esami quale componente, tra gli altri, c’era l’attuale Direttore Amministrativo dell’Asp ragusana, Salvatore Torrisi, che esaminò proprio una sua collaboratrice d’ufficio a Ragusa, classificatasi poi in cima alla graduatoria.
Azzerata questa procedura, a questo punto da quale graduatoria si assumeranno i nuovi collaboratori amministrativi a tempo indeterminato?
Russo qui è categorico. “Da un’altra selezione, da quella compiuta dall’Asp Palermo”, con delibera n.1452 del 26 settembre 2022. Nell’elenco dei candidati vincitori di questa procedura concorsuale, la figlia della dirigente, la plenipotenziaria Maria Rosaria Sigona, inizialmente assegnata ad altra sede, ma poi contrattualizzata a Ragusa, con apposita delibera n.2719 del 15 dicembre 2022, a firma del Commissario pro-tempore Gaetano Sirna, grazie ad una serie di coincidenze che hanno fatto decadere alcuni candidati che la precedevano per la copertura del posto.
Russo, col piglio anglossasone si schermisce. Sulla questione, si affida al sempre utile: “Io non c’ero”.
Troppo poco tempo è passato da quando è seduto sulla poltrona più importante dell’Asp ragusana. Ci tiene a dire: “Miglioreremo alcune funzioni organizzative dell’azienda, sono conscio che alcune unità operative hanno performance tra le prime in Sicilia. Con questi indicatori possiamo lavorare per migliorare la cosiddetta mobilità passiva, per abbassare gli indici di fuga che tanto costano all’azienda. Ma novità ci saranno anche nei Centri unici di prenotazione e nel rapporto di piena e costante collaborazione con i medici di base. Dobbiamo snellire e velocizzare le procedure. Abbiamo sistemi tecnologici e risorse umane per farlo”.