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Sanità, a Ragusa nasce il modello Russo

Ragusa – Più medici, più modelli organizzativi, più sicurezza nei presidi di emergenza-urgenza.

Per comprendere appieno come Fabrizio Russo, Commissario straordinario dell’Asp di Ragusa, stia tentando di dare un nuovo volto all’Azienda, ci devi parlare.

Ci anticipa però un tema. “Non solo la gestione dell’emergenza! Stiamo pianificando, organizzando una sanità più snella e più vicina al cittadino” – annuncia Russo-.

Alla inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale Guzzardi di Vittoria, fa tuttavia da contraltare la questione della chiusura del reparto di Rianimazione all’Ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica.

La chiusura della Rianimazione nel nosocomio modicano era imprevedibile per via del maltempo, anche se da anni la direzione sanitaria aveva già segnalato la questione. L’ufficio tecnico dell’azienda è già a lavoro per intervenire e risolvere una volta per tutte la questione delle infiltrazioni sul tetto. 

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Dott. Russo, dopo cento giorni di amministrazione alla guida dell’Asp, i temi sul tavolo sono sempre gli stessi o si sono fatti passi in avanti? 
La anticipo. Mancano i medici, sia di famiglia che ospedalieri, ma anche infermieri e pediatri.

E quindi?
Abbiamo messo a bando concorsi a tempo indeterminato per reclutare 112 nuovi camici bianchi. Una prova di fuoco che dovrà dare i suoi frutti nella dotazione organica degli ospedali. Ma non solo. Abbiamo aperto anche alla possibilità di reclutare medici anche da paesi extra UE nel rispetto dell’iter opportunamente normato. Considerato il permanere delle difficoltà di reclutamento di medici, su tutto il territorio nazionale, in particolar modo nell’area dell’emergenza urgenza, si rende oltre che necessario, strategico, estendere la possibilità di reclutare medici specialisti anche al di fuori dei confini della UE. Stiamo immettendo in servizio 30 pediatri a tempo determinato, 3 a tempo indeterminato.

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Non è il progetto di svendere l’assistenza e la salute al miglior offerente e favorire la fuga dal pubblico a beneficio del privato?
No, ci vuole un piano straordinario per immissione di nuovo personale, nei prossimi anni sarà sempre peggio. Una Regione a statuto speciale come la Sicilia deve sfruttare questa occasione, altrimenti il rischio sarà quello di avere tanti primari facenti funzione.

Una nota dolente. Sugli amministrativi, ci saranno nuove immissioni?
No.

Precari Covid, il 28 febbraio scade la proroga sui rinnovi. Cosa succederà? In un documento inviato dall’assessorato alla Sanità ai manager delle Asp c’è l’invito a ridurre le spese del 25%, in particolare quelle sui rinnovi di medici, infermieri e amministrativi.

Talune spese che si sono rese necessarie in questi anni non sono più ripetibili. Le stabilizzazioni potranno avvenire nei limiti delle piante organiche. Dunque i rinnovi serviranno solo a coprire i vuoti in organico e potrà beneficiarne solo una parte dei precari attuali. Sul monte ore, inoltre, nel documento c’è un riferimento a “un massimo di 18 ore settimanali”. Abbiamo 177 esuberi sul comparto sanitario che superano la previsione della dotazione organica. Attendiamo indicazioni dal Governo regionale.

Cosa intende quando dice di voler dotare l’Asp di nuovi modelli organizzativi? Veda, vogliamo ridare centralità al ruolo del medico di base con l’istituzione di un apposito Dipartimento che accorpi più funzioni. Ospedale e territorio devono avere un’unica cabina di regia. Il medico di famiglia è l’agente principale che non solo avvia il percorso del paziente, ma che lo dovrà seguire sino alla fine dell’iter diagnostico. Oggi, purtroppo, non è così. E questo percorso deve essere supervisionato. Questo è il modello cui tendiamo e che stiamo verificando con l’Assessorato per una veloce adozione.

L’altra novità della gestione Russo è in tema di sicurezza…
Grazie alla collaborazione con la Prefettura e la Questura, il pronto soccorso del’Ospedale Guzzardi di Vittoria avrà una postazione di pubblica sicurezza. Ma anche controlli dinamici e una linea telefonica diretta per comunicare in modo tempestivo con la sala operativa. L’obiettivo, è quello di garantire la sicurezza nei pronto soccorso, soprattutto quella degli operatori sanitari; troppi, infatti, negli ultimi tempi gli episodi di violenza ai danni di infermieri e medici degli ospedali. Nelle intenzioni della Prefettura il presidio di polizia deve essere ben visibile in modo da scoraggiare eventuali facinorosi. Sarà sempre garantita la presenza fissa su turni di due operatori. 

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