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Perché a Roma non si circola più?

Se chiedete a un qualsiasi romano cosa significhi circolare per Roma, è molto probabile che vi risponda qualcosa di simile a questo: “Senza motorino a Roma non si può girare”. In effetti, con una media di 75 incidenti al giorno, la Capitale è una delle città peggiori per circolare in auto, senza bisogno di accennare al traffico.

Sapere quando si esce dal lavoro ma non sapere quando si arriverà a casa è frustrante e sempre più pendolari hanno deciso di optare per il trasporto pubblico che, pur impiegando molto tempo, spesso si rivela la soluzione ideale per arrivare in orario a lavoro o per rincasare prima.

Tuttavia, la situazione sembra non migliorare. Perché a Roma non si riesce più a circolare?

Perché a Roma è difficile circolare

Gli ingorghi nella Capitale sono causati da molteplici fattori. Tra questi c’è la riapertura delle scuole. Infatti, durante i mesi di lockdown in cui si praticava la DAD, il traffico della Capitale era gestibile.

Da quando le scuole hanno riaperto e non ci sono più gli orari scaglionati di entrata e di uscita, la situazione del traffico è nuovamente peggiorata.

Altro fattore che ha complicato la situazione è l’aumento delle auto in circolazione. Sulla dipendenza dalle vetture, hanno influito solo in minima parte i servizi di noleggio a lungo termine a Roma e dintorni, che hanno reso i veicoli più economici e, in generale, meno proibitivi: la situazione era già complessa prima.

Ad impattare sulla circolazione ci sono anche i cantieri onnipresenti nella Capitale, tra sensi unici alternati o restringimenti delle carreggiate. Ornella Segnalini, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture, aveva dichiarato che “Già da quest’estate sono iniziati importanti cantieri in tutta la città. Il dipartimento coordinamento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale è a lavoro sulle strade dell’Eur, rifacendo in profondità il manto stradale e il relativo sottofondo di viale di Val Fiorita, via delle Tre Fontane, viale Umberto Tupini, dell’Astronomia e Piazzale Marconi. E stanno per iniziare i lavori a via del Tintoretto e via Pellegrino Matteucci nel Municipio VIII”.

Aveva poi aggiunto: “Con Anas stiamo conducendo analoghi lavori, eseguiti di notte, nelle vie di Casal Selce, Casal del Marmo, Pisana, Boccea, della Storta, di Ponte Galeria. A seguire saranno interessate strade quali viale dei Quattro Venti, Casal Boccone, Flaminia, Casale di San Basilio e Tor Cervara. Altri interventi importanti sono stati fatti a Ponte Risorgimento e per quanto riguarda le verifiche di sicurezza degli altri ponti della città, stiamo mettendo a punto un piano mirato di interventi”.

Blocco delle auto inquinanti

Per ridurre l’inquinamento, a Roma è stato deciso di bloccare le auto più inquinanti con una stretta del Comune. Infatti, dal mese di novembre, da lunedì a sabato, è previsto lo stop alla circolazione delle auto più vecchie, i diesel Euro 3, le vetture a benzina Euro 2 e tutti i veicoli Euro 1.

Tra il 2023 e il 2024, saranno vietati anche i diesel Euro 4 per fasce orarie.

Si tratta di misure necessarie non solo per ridurre il traffico ma anche l’inquinamento.

Ad oggi, tuttavia, è preoccupante il numero di incidenti che si verificano ogni giorno per le strade romane, per un totale di 18mila incidenti in soli otto mesi. L’assessore ha spiegato che “la ripresa delle attività quotidiane nel post pandemia  ha segnato anche l’aumento del traffico, con tutte le relative conseguenze. Preciso che tutti i lavori stradali che abbiamo in programma aumentano, e di molto, la sicurezza stradale: dal rifacimento del manto alle strisce pedonali, dalla pulizia delle caditoie al ripristino della segnaletica”.

Insomma, la situazione odierna sembra molto preoccupante non solo per gli automobilisti ma anche e soprattutto per l’ambiente.

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