La condanna all’ergastolo di Antonio De Pace, reo confesso dell’omicidio di Lorena Quaranta, la giovane di Favara, laureanda in medicina, uccisa nel pieno del primo lockdown, potrebbe essere annullata in vista di un nuovo processo.
La sentenza di condanna potrebbe essere annullata perché uno dei giurati aveva superato in corso di processo i 65 anni, soglia massima prevista per fare parte del collegio. E’ quanto sostiene il difensore di De Pace, l’avvocato Salvatore Silvestro, nel ricorso d’appello depositato ieri.
Sono le stesse motivazioni che il 20 dicembre scorso hanno trovato applicazione portando all’annullamento in appello della sentenza di condanna a carico del 58enne Luigi De Domenico, il sieropositivo che contagiò la sua compagna, l’avvocata messinese 45enne che morì di Aids.