Nel frattempo è andato deserto il bando per la ricerca di un commissario liquidatore. Si va verso un accordo quadro per tutti lavoratori
Si è tenuto questa mattina in Provincia ad Asti il tavolo presieduto dal Prefetto Claudio Ventrice per cercare di trovare una ricollocazione ai dipendenti della Casa di Riposo Città di Asti, che ha chiuso i battenti alla fine dello scorso anno. Oltre alle tre sigle sindacali, hanno partecipato all’incontro Maurizio Rasero in qualità di Presidente della Provincia, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi e l’Agenzia Piemonte Lavoro. Ai lavori ha partecipato anche Mario Sacco in qualità di rappresentante di Confcooperative.
Il neo riconfermato segretario della CGIL Luca Quagliotti ha spiegato come si stia andando verso la definizione di un accordo quadro che tenga conto di tutti i lavoratori della Casa di Riposo, siano essi a temo determinato, indeterminato che lavoratori presso le ditte appaltatrici. “Abbiamo chiesto che non si apra un mercato del pesce con chiamate persona per persone nelle varie strutture: il direttore di Piemonte Lavoro ci ha assicurato che inizierà un lavoro di profilazione dei diversi candidati per un ricollocamento nelle diverse aziende. Ci sono professionalità importanti che possono essere riassorbite nella pubblica amministrazione, come alcuni profili contabili”.
Il tavolo verrà riconvocato il prossimo 24 gennaio dove la Prefettura ha chiamato anche l’Inps. Infine la Cgil ha chiesto di congelare la riassegnazione dei 120 posti in convenzione con l’ASL che erano presenti presso la Casa di Riposo Città di Asti. “Non dobbiamo depauperare ulteriormente la struttura. Senza questi posti in convenzione non ci potrà essere nessun tipo di interesse per un recupero”.
Salvo per il momento il dormitorio maschile, gestito dalla Caritas, che però dovrà trovare prossimamente una ricollocazione. Nel frattempo è scaduto senza che nessuno si sia presentato il bando per la designazione del commissario liquidatore della Casa di Riposo. I termini sono stati prorogati fino al 16 gennaio.