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La desertificazione bancaria al centro del XX Congresso della F.A.B.I. di Asti – ATNews.it

Il sindacato afferma che “a fronte di una popolazione di circa 200.000 abitanti, sono più di 35mila gli astigiani che vivono in comuni senza sportelli bancari, con un solo bancomat attivo o addirittura senza servizio”

Si è svolto giovedì 17 marzo, presso la Tenuta “La Castella” di Villafranca d’Asti, il XX Congresso Provinciale della F.A.B.I., il Sindacato Autonomo dei Bancari Italiani. I lavori hanno messo in evidenza importanti temi relativi al settore del credito e alle banche.

La segretaria amministrativa, Orietta Maria Santi, ha aperto i lavori ponendo l’attenzione sull’importanza dei congressi provinciali come momento di massima espressione della democrazia interna dell’organizzazione. Durante il congresso sono stati affrontati diversi argomenti tra cui lo smart working, la digitalizzazione del settore creditizio, il rinnovo del contratto nazionale e la desertificazione bancaria.

Lo smart working è stato visto come uno strumento importante durante la pandemia, ma i partecipanti al congresso hanno rilevato le ripercussioni negative derivanti dall’utilizzo prolungato di questa modalità di lavoro. Si è evidenziato il divario tra i lavoratori negli uffici di direzione, dove questa tipologia di lavoro è facilmente gestibile, e quelli che lavorano in filiale, a contatto con la clientela. Si è discusso anche della digitalizzazione del settore creditizio e delle sue implicazioni per i lavoratori del settore.

Inoltre, il congresso ha affrontato il tema del rinnovo del contratto nazionale, che sarà un banco di prova per la Fabi, la prima organizzazione sindacale del settore del credito, sotto la guida del segretario generale, Lando Maria Sileoni. Il segretario amministrativo ha affermato che nessuno sarà dimenticato e la categoria non verrà divisa e intimorita dalla cupidigia dei banchieri, sempre pronti a sterili proclami e azioni contrarie e contrapposte al bene comune ed al benessere di tutti.

Un altro argomento affrontato durante il congresso è stato la desertificazione bancaria. Daniele Chiolerio, membro della segreteria provinciale di Asti, ha ricordato che “a fronte di una popolazione di circa 200.000 abitanti emerge che sono più di 35mila gli astigiani che vivono in Comuni senza sportelli bancari, con un solo bancomat attivo o addirittura senza servizio. Questa situazione penalizza gravemente il territorio e soprattutto complica enormemente la vita a chi è più anziano e non così avvezzo all’utilizzo delle nuove tecnologie. A livello nazionale si sono perse 12.000 agenzie, e cioè più del 34%, di cui tra il 2020 e il 2021 ben 1830, che corrisponde a circa un 8%”.

A livello occupazionale, Asti è ancora un’isola felice rispetto alle provincie limitrofe soprattutto grazie al ruolo giocato dal gruppo CrAsti, che mantiene le sue posizioni sul territorio. Le assunzioni fatte nel 2022 dalla Banca di Asti hanno di fatto compensato sia i 100 pensionamenti previsti da qui al 2025, di fatto superandoli. Negli ultimi 10 anni la banca ha assunto più di 500 giovani, un numero davvero rilevante per una realtà che oggi conta 1600 dipendenti in totale.

Al termine dei lavori, si sono svolte le votazioni che hanno visto la riconferma della segreteria uscente composta da: Mariandrea La Rocca (Banca di Asti) segretario coordinatore; Orietta Maria Santi (Intesa Sanpaolo) segretario amministrativo; Daniele Chiolerio (Banca di Asti); Osvaldo Crivelli (Pensionato BNL); Mario Schellino (Banco BPM).

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