Nei giorni scorsi la posa del nuovo cavo ad alta capacità sotto il Mar Ionio. La Satel di Paravati ha realizzato la tratta che da Crotone porta a Taranto
C’è anche l’azienda vibonese Satel dei fratelli Salimbeni tra le realtà che hanno contribuito all’attuazione del mega progetto di realizzazione di Ionian, il cavo in fibra ottica a 24 coppie di fibre a bassissima perdita che attraversando il Mar Ionio e da Crotone alla Grecia offrirà un’alternativa ai vecchi cavi sottomarini esistenti in Calabria. La posa del nuovo cavo è stata portata a compimento nei giorni scorsi. Creato dalla società spagnola Islalinik – in collaborazione con l’azienda italiana Elettra – Ionian consentirà di garantire una rete di fibra ottica ad alta capacità in grado di collegare direttamente Atene e Salonicco con Roma e Milano. La Satel, nello specifico, in questo contesto ha realizzato per conto della Exa infrastructure (partner di Islalink) tutti i lavori riguardanti la tratta di circa 300 chilometri che da Crotone porta a Taranto e poi a Bari, in modo da permettere che la qualità del cavo in fibra ioniano possa essere uguale a quella del backhaul terrestre. La infrastruttura di atterraggio della città pitagorica potrà a questo punto ospitare molteplici cavi, divenendo un punto di approdo fondamentale e alternativo in tutto il meridione d’Italia.
La ditta Satel da anni opera nel campo delle telecomunicazioni. Attiva con decine di dipendenti nella sede di Paravati di Mileto, spazia ormai il suo raggio d’azione su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda il progetto Ionian ha, nello specifico, realizzato 5 chilometri di infrastruttura a Crotone, 15 chilometri di perforazione lungo la strada statale 106 e circa 300 chilometri di cavo in fibra ottica lungo tutto il percorso.
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