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ChatGPT bannato in Italia: dati personali a rischio | sicurezza.net

ChatGPT è stato bannato in Italia da venerdì 31 Marzo. Da questo momento per ChatGPT sarà impossibile continuare a trattare i dati in violazione delle leggi sulla privacy.  Venerdì scorso, il tribunale italiano ha deciso di imporre, temporaneamente, un limite immediato al trattamento dei dati degli utenti in Italia da parte di OpenAI. In aggiunta, ha avuto inizio un’indagine riguardante i fatti del caso.

ChatGPT bannato in Italia: le cause ufficiali

Lunedì 20 marzo, è stata fatta presente una violazione dei dati degli utenti di ChatGPT e alle informazioni sui pagamenti degli abbonati al servizio. Diversi utenti avevano segnalato su Reddit problemi di privacy delle conversazioni, nelle quali si potevano vedere della chat in cronologia appartenenti ad altri utenti. OpenAI, venerdì 24 Marzo, aveva fatto una dichiarazione per quanto riguarda l’esposizione di dati personali degli utenti nel servizio ChatGPT del 20 Marzo.

Pericolo di violazione dei dati

Pur citando una violazione dei dati segnalata il 20 marzo 2023, il regolatore italiano ha espresso preoccupazione per il rischio di violazione dati del chatbot. L’annuncio di Europol del potenziale dei criminali che utilizzano ChatGPT per commettere frodi e crimini informatici probabilmente ha alimentato queste preoccupazioni.

Raccolta non giustificata di dati personali

Il Garante italiano, nella sua disposizione, fa sapere che vengono fornite alcune informazioni agli utenti i cui dati vengono raccolti da Open AI; inoltre, non sembra esserci alcuna base giuridica dietro la raccolta e il trattamento dei dati degli utenti, utili ad istruire gli algoritmi su cui si basa la piattaforma.

Come i test svolti fino ad ora hanno confermato, le informazioni che ChatGPT ha messo a disposizione non sempre corrispondono alle circostanze di fatto, per cui vengono trattati dati personali non esatti.  

Mancanza di verifica dell’età dell’utente

Infine, la Procura italiana evidenzia nella sua ordinanza che la mancata verifica dell’età espone i minori a ricevere risposte assolutamente non adeguate alla loro età. Anche se si presume che il servizio sia rivolto a utenti di età superiore ai 13 anni secondo i termini di servizio di OpenAI.

Cosa farà OpenAI a proposito

OpenAI non ha sede nell’UE, ma ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo. Entro 20 giorni dovrà notificare alla Procura italiana le misure messe in atto per conformarsi all’ordinanza, altrimenti è possibile che riceva una multa fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato totale annuo mondiale.

Se al momento non sapete come fare, leggete il seguente articolo con le possibili alternative a ChatGPT.

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