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Caro benzina, Meloni: “Con taglio accise non ci sarebbero stati altri aiuti. Campagna ben costruita: dov'era la stampa negli anni scorsi?” – Il Fatto Quotidiano

“Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle pmi: tutte queste misure sarebbero state cancellate per prevedere il taglio della accise”. E’ la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, dopo giorni di silenzio, ha deciso di intervenire sulla questione del rincaro dei carburanti con un video postato sui suoi social. “Invece di spalmare 10 miliardi – è la ricostruzione di Meloni – abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale“. Meloni si conferma “convinta delle scelte” fatte dal governo. “Penso – riflette – che fosse più sensato aiutare chi ha il salario basso, chi non aveva un posto di lavoro, chi non riesce a fare la spesa piuttosto che usare le risorse per consentire diciamo a me, parlo di me, che comunque ho uno stipendio di tutto rispetto di pagare la benzina di meno. Questo è un governo che deve fare delle scelte”.

“Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli – aggiunge – io ho sentito di tutto, io il prezzo della benzina lo sto monitorando. Il dato che è stato pubblicato sul sito ministero Made in Italy era 1.812, un prezzo che ci piacerebbe più basso però quanto cambia rispetto a quello vissuto negli anni precedenti”. Secondo la premier le polemiche di questi giorni sono sollevate in particolare dai giornali. Spiega: “Il prezzo medio del taglio delle accise nel precedente governo era di 1.885 euro, il 27 giugno era di 2.073 euro, il primo agosto di 1.877. Allora posso anche capire che il prezzo ora è alto ma dove era la stampa quanto il prezzo della benzina era a 2.077 euro. Io non ricordo negli anni precedenti le campagne di questi giorni. Poi ci sono le storture e bisogna intervenire”. Per Meloni “è stata fatta una campagna comunicativa ben costruita e ci sta ma ci sta anche che io risponda. Questa è la realtà delle cose, il governo deve continuare a monitorare e a intervenire quando serve”.

Anche tra chi commenta lo stesso video sui social c’è chi ricorda alla presidente del Consiglio di un suo filmato, peraltro recente, in cui si scagliava contro la “vergogna” delle accise. E a questo Meloni dedica un passaggio del suo intervento. “Gira da più parti – dice – un video del 2019 in cui io, facendo benzina con la mia auto, parlavo della necessità di tagliare le accise. Si è detto ‘la Meloni è incoerente, vi ha detto cose in campagna elettorale poi al governo non le ha fatte’. Ora non è un caso che quel video sia del 2019 e non dell’ultima campagna elettorale, perché -capiamoci – sono ancora convinta sia giusto tagliare le accise sulla benzina, ma non sfuggirà che da qui al 2019 il mondo è cambiato e, purtroppo, stiamo affrontando una situazione emergenziale che ci sta imponendo di fare alcune scelte”. Insomma: “Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché sapevo qual era la situazione davanti alla quale mi sarei trovata”.

L’intervento deciso ieri dal consiglio dei ministri, conclude la premier, è per tutelare “la gran parte dei benzinai” che “è onesta e responsabile“. “In cdm – afferma Meloni – abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero”.

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