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Agrigento si prepara al rush finale – AgrigentoOggi

Rush finale per la Fortitudo Agrigento, che sfrutta la pausa della finale di Coppa Italia, per lavorare in attesa delle ultime due sfide della regular season. Dopo aver “asfaltato” Piacenza tra le mura amiche, alla squadra biancazzurra rimangono le partite sul campo di Casale Monferrato e nel fortino di casa, quando mercoledì 15 marzo arriverà la corazzata Torino degli ex coach Franco Ciani, Simone Pepe e Tommaso Guariglia. Si tratta di un bel pezzo di storia di questa società con Ciani che della Città dei templi è anche cittadino onorario, dopo aver sfiorato l’impresa del salto in A1, nella storica finale, ironia della sorte, proprio contro Torino. A tracciare il bilancio del campionato in A2 ma anche gli obiettivi della Fortitudo Agrigento, lo fa coach Devis Cagnardi: “La squadra – dice – è riuscita a esprimere il proprio potenziale, anche se non sempre. Pensavo che la salvezza sarebbe arrivata con più difficoltà.” Rimane aperto il sogno dei playoff: “Sono un obiettivo ancora fattibile – dice il coach – agguantare un sesto posto è possibile ma difficile. Faremo di tutto per prenderlo.” Ma la vera forza della Moncada quest’anno, è stato il fortino di casa. Al PalaMocnada, davanti al proprio pubblico Agrigento ha costruito successi importanti compresa la storica partita vinta contro la Pallacanestro Cantù: “E’ ovvio che il calore della nostra gente – ammette Cagnardi – ci trasmetta quel qualcosa in più in termini di adrenalina ed energia. Una spinta che comunica ai nostri avversari che non molleremo mai. Un etichetta preziosa che ci siamo meritati perchè abbiamo conquistato vittorie importanti”. Devis Canardi analizza la stagione con lucidità. “Sapevamo che era un campionato difficile – dice – ma ci siamo fatti trovare pronti dal punto di vista emotivo e montale. Mi aspettavo di allenare una squadra che si sarebbe fatta rispettare”. Con l’obiettivo della salvezza raggiunta ora è tempo di sognare in grande. Ammesso che Agrigento non acceda alla griglia playoff in questa fase c’è poi la possibilità di entrare dopo la cosiddetta fase a orologio. “Siamo fiduciosi – dice Cagnardi – perchè siamo ancora in corsa e vogliamo giocarcela fino alla fine. Rimaniamo concentrati sapendo che il nostro mantra rimane sempre lo stesso, pensare a una partita alla volta fino alla fine”. Cagnardi, tra l’altro, spende parole di elogio per Alessandro Grande. “Alessandro – spiega – è un giocatore che ha personalità e talento balistico, deve imparare a essere “Grande” anche nelle serate storte. Nel frattempo ci prendiamo quello che ci sta dando che è tanta roba”. Domenico Vecchio



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