accise,-benzinai-confermano-sciopero-–-lapresse

Accise, benzinai confermano sciopero – LaPresse

Carburanti, ancora in aumento prezzi alla pompa

Niente passi in avanti al tavolo con il ministero delle Imprese. E spunta la proposta del Qr Code al posto dei cartelloni dei prezzi

di Tommaso Tetro, 17 Gennaio 2023

Al momento lo sciopero dei benzinai per il 25 e il 26 gennaio è confermato. Al tavolo carburanti tra gestori e governo al ministero delle Imprese e del made in Italy non si sono fatti molti passi in avanti. Anzi le tre sigle che hanno indetto lo sciopero sembrano aver dato segnali di una spaccaturaFaib da una parte su posizioni più morbide, e Fegica e Figisc dall’altra su posizioni più dure – in particolare rispetto alla valutazione che ne viene data del decreto Trasparenza. Però al centro della discussione arriva una proposta: mettere un Qr code al posto dei cartelloni dei prezzi di benzina e diesel.
All’incontro – dove erano presenti i tecnici del ministero e il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo – ha poi partecipato anche il ministro Adolfo Urso: “Abbiamo manifestato l’intenzione del governo di ascoltare e migliorare eventualmente il decreto, e anche di accogliere le loro richieste” al fine “di contenere ogni tentativo speculativo che possa emergere in questa filiera. Siamo sempre disponibili a modifiche”.
È intanto previsto un prossimo incontro, a questo punto probabilmente dirimente in vista dello sciopero, per la mattina del 19 gennaio; ed è qui che i rappresentanti dei distributori si aspettano “ulteriori informazioni e garanzie di interventi sul decreto” Trasparenza. Nel frattempo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto fa presente che “i prezzi sono in linea con quelli della settimana scorsa”, e che anzi “il gasolio è sceso”.

Le spaccature tra le sigle

Per Faib “il tavolo è stato sufficientemente esaustivo. La presenza del ministro Urso ci ha fornito conforto sulle intenzioni del governo“. Mentre per Fegica e Figisc – che comunque guardano al prossimo incontro – è stato un “incontro deludente” e manca qualsiasi tipo di “impegno concreto. I verbi sono ancora al futuro e per il momento non c’è niente che ci possa far sospendere lo sciopero. Il governo non può sospendere un decreto legge appena incardinato in Parlamento. Dovrebbe modificarlo radicalmente, dal momento che sul decreto c’è tutta la nostra contrarietà”. Inoltre “per la verità abbiamo avanzato una proposta di un protocollo d’intesa” che guardi al settore e ad altri ambiti d’intervento di competenza di altri ministeri”.
Intanto si fa strada la proposta di un Qr code al posto dei cartelloni dei prezzi medi dei carburanti. E, secondo quanto riferito da Figisc il Qr code potrebbe rimandare direttamente all’Osserprezzi del ministero, e in particolare ai prezzi precisi di zona. In questo modo – viene spiegato – oltre a fornire davvero un aiuto ai cittadini, verrebbero meno anche le sanzioni. La soluzione prospettata sembra non dispiacere al governo, tanto che sembra esserci la disponibilità affinché questa ‘formula’ possa essere inserita prima nel decreto ministeriale – previsto dal provvedimento Trasparenza per la definizione delle regole sui cartelloni – e poi diventare un emendamento in sede di conversione parlamentare. Da tenere in considerazione anche l’idea lanciata dall’Angac (Associazione nazionale gestori autonomi carburanti), ovvero quella di accompagnare al prezzo di vendita anche la comunicazione del prezzo di cessione da parte delle compagnie petrolifere, quindi quello a cui vengono acquistati i carburanti dal distributore. Sarebbe un modo – spiega Angac – che è in linea con la trasparenza richiesta dal governo e che in più offre un elemento di chiarezza sulla formazione dei prezzi.
Per evitare lo sciopero del 25 e 26 gennaio, tra modifiche e interventi sul decreto (che comunque entrerebbero in vigore alla fine dell’iter parlamentare) i gestori – che siedono sulle posizioni più dure – ricordano che per evitare la chiusura dei distributori c’è tempo fino a un minuto prima.

© Copyright LaPresse – Riproduzione Riservata

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *