Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha sequestrato beni digitali per un valore di 112 milioni di dollari in relazione a una frode di investimento in cryptovalute, rafforzata dalla fiducia dei criminali nei confronti delle vittime. I giudici di Arizona, California e Idaho hanno autorizzato il sequestro di sei conti in valuta virtuale.
Il DOJ rivela cos’è accaduto
Secondo i documenti del tribunale si ritiene che, per riciclare i proventi delle truffe di cryptovalute, i criminali abbiano utilizzato questi conti in valuta virtuale. Le organizzazioni criminali transnazionali combinano le truffe fiduciarie con l’abilità tecnologica per ingannare gli americani con il loro denaro duramente guadagnato.
In queste truffe, gli autori guadagnano gradualmente la fiducia delle vittime attraverso metodi di comunicazione come social network, siti web di incontri, numeri di telefono e messaggi di testo. Alla fine, gli autori convincono i loro bersagli a investire in false piattaforme di cryptovalute prima di trasferire i fondi rubati ai loro indirizzi.
L’Assistente Procuratore Generale Kenneth A. Polite del DOJ ha dichiarato:
In questi schemi, i truffatori coltivano relazioni a lungo termine con le vittime incontrate online, inducendole infine a effettuare investimenti in piattaforme di trading di cryptovalute contraffatte. In realtà, però, i fondi inviati dalle vittime per questi presunti investimenti venivano incanalati verso indirizzi e conti di cryptovalute controllati dai truffatori e dai loro complici.
I truffatori controllano siti web costruiti in modo da sembrare piattaforme di trading legittime, applicazioni che le vittime scaricano sui loro telefoni o contratti intelligenti malevoli a cui si accede attraverso il software del portafoglio di criptovalute malware. E’ accaduto l’anno scorso un caso identico in Italia, nel quale, account fake di persone “esperte in crypto” attiravano gli utenti su Instagram promettendo guadagni spropositati.
Secondo il DOJ, entro il 2024 le frodi sugli investimenti causeranno le perdite più elevate tra le truffe che gli utenti segnalano all’IC3 dell’FBI. Il totale che il DOJ stima si aggirerebbe intorno ai 3,31 miliardi di dollari. Le frodi legate alle cryptovalute, comprese le truffe, costituiscono la maggior parte di queste truffe, con perdite segnalate in crescita del 183% tra il 2021 e l’anno scorso, per un totale di 2,57 miliardi di dollari.
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