Prima del fallimento di settimana scorsa, la Silicon Valley Bank offriva grandi risorse ed appoggi alle società tech per eventi di networking, tutorial finanziari e per ottenere codici di sconto per software e servizi aziendali. La Svb non era solo una banca, ma era una comunità di networking e una società di venture capital e ricopriva un ruolo fondamentale.
Silicon Valley Bank e Gupta
Come detto, la Svb non rappresentava solo l’immagine di una banca, ma era una certezza, un ponto di riferimento per le società tecnologiche. Tante banche offrono i vantaggi ai propri clienti, ma la Silicon Valley Bank disponeva di qualche risorsa in più, tant’è che la società Gupta ha deciso di affidarsi a lei. La Svb era una banca che dava grande fiducia ai fondatori di startup prima che le loro aziende facessero profitti o raccogliessero finanziamenti significativi. La banca offriva omaggi, dei buoni per il cloud di Amazon Web Services e metteva a disposizione sale riunioni durante i viaggi di lavoro. Contribuiva a pagare le settimane bianche, agli imprenditori e consentiva ai suoi clienti di guidare auto di lusso. Da essere il faro delle startup, a sbagliare la valutazione dei tassi di interesse, incomincia la crisi della banca.
Cosa cambia adesso
In seguito ad un’errata valutazione dei tassi di interesse che si pronosticava che si sarebbero tenuti bassi, una profonda crisi iniziò a colpire la banca. Da qui, per i vari imprenditori si prospetta un futuro incerto e timoroso. La Silicon Valley Bank permetteva alle startup di guadagnare notorietà grazie al suo appoggio e offriva importanti vantaggi per gli imprenditori tech rispetto a chiunque altro. La banca metteva a disposizione prestiti, mutui e permetteva di sopravvivere in tempi difficili. La perdita dell’accesso ai prestiti e alle connessioni che Svb forniva potrebbe accelerare il crollo di alcune aziende e costringere altre a ridurre le proprie ambizioni. Diverse banche hanno incominciato a sondare il terreno, ma difficilmente ci sarà un competitor in grado di colmare la generosità che la Silicon Valley Bank era capace di offrire ai propri clienti. Inoltre, la Svb aveva la fama di gestire le situazioni con maggiore eleganza rispetto ad altri soggetti.
Lo sconforto degli imprenditori
Con la crisi che ha colpito la Silicon Valley Bank, gli imprenditori han dovuto necessariamente scrutare altri scenari per trasferire i propri depositi. Zefr non è riuscito a trovare una sola banca in grado di offrire tutti i servizi che cercava ed è consapevole che l’azienda dovrà accettare delle condizioni nuove, sicuramente peggiori con qualche rischio in più. Gupta ha sottolineato come potrebbe rimanere rimanere al fianco della Svb se dovesse mai riprendersi da questa crisi. Tuttavia, è anche importante tenere a mente la propria sicurezza finanziaria, che ormai non sarà così scontata e tutelata.