Da sempre stagione simbolo della rinascita e del rinnovamento, della natura e della leggerezza, la primavera quest’anno veste i colori di una riapertura che incarna lo spirito di questo speciale periodo dell’anno. Villa Grey a Forte dei Marmi, una elegante e raffinata struttura di ospitalità che dimora nella città fulcro della Versilia, riviera costiera con una forte vocazione turistica, per il suo esteso litorale sabbioso, con elementi storici di grande bellezza e nota per la vivace attività mondana, tendenza senza tempo. Dal 31 marzo i clienti potranno riscoprire il piacere di un’accoglienza sincera e garbata, di un soggiorno che abbraccia e regala benessere.
FAMIGLIA LARINI: LO STILE INCONFONDIBILE DI FORTE DEI MARMI
Non si può parlare di Villa Grey senza nominare la famiglia che ha reso questa struttura quello che oggi è, con grande passione e dedizione, portando il proprio impianto valoriale all’interno di ogni singolo elemento. Fabrizio Larini ne è capostipite ed è colui che nel 2010 ha deciso di ristrutturare la villa antica, donandole nuova linfa attraverso un imponente progetto affidato all’architetto milanese Alessandro Agrati. Oggi l’universo Villa Grey consta della Villa Centrale, della Dimora, di un ristorante stellato, Il Parco e Il Bagno sito nella spiaggia antistante, a pochi passi, dotato di Bistrot.
Fabrizio Larini, la moglie e il figlio Matteo conducono ogni giorno la loro attività in un contesto familiare, mettendo al centro l’ospite e regalando un comfort vero, fatto di dettagli, di cura e di attenzione, oltre all’altissimo livello dei servizi offerti.
Il recupero della Villa è stato eseguito con volontà di mantenerne intatta la storicità e la piena autenticità. Il sapore vero di Villa Grey risiede in quella semplicità eccellente e contemporanea che anima ogni parte della struttura. Le scelte architettoniche lasciano che l’eleganza non tolga quell’allure casalinga che la famiglia Larini desidera come imprinting della propria ospitalità. Uno stile netto e identificativo, con Forte dei Marmi scritto nel DNA.
La Villa e la Dimora offrono 23 camere, ognuna di esse unica nella propria atmosfera intima e confortevole. Il restauro è stato eseguito nel rispetto anche degli spazi interni esistenti, con pareti portanti che sono rimaste a disegnare l’aspetto dei nuovi alloggi. Gli arredi delle camere sono sobri, moderni, leggeri. Nei materiali così come nei colori. Il bianco, il grigio, il tortora. Un tono su tono che regala una sobrietà garbata, uno stile raffinato in perfetta armonia con l’ambiente circostante.
RISTORANTE IL PARCO
Importante debutto a Il Parco per il nuovo Executive Chef, il talentuoso Giovanni Cerroni. Romano, classe 1991, è uno chef giovane, determinato e motivato, cosmopolita nel percorso che ha portato alla sua maturità professionale. Ha già un importante bagaglio di esperienze alle spalle, in contesti nazionali ed esteri. Da quelle più classiche ha carpito le grandi basi della cucina, le cotture, le lavorazioni, la materia prima. Da quelle più contemporanee ha respirato e fatto propria l’apertura mentale, il ragionamento fuori dagli schemi, una visione futuristica della cucina e la voglia di sperimentare, che lo conduce a trovare nuove vie di espressione gastronomica.
Le tecniche che ha acquisito e la padronanza che ha nell’approccio all’ingrediente, gli permettono di osare. Quella a cui punta è cucina tecnica ma accessibile, che arrivi a chiunque e che porti nel piatto gusti riconoscibili, al netto del pensiero e del lavoro che ne animano la creazione. Una proposta gastronomica chiara e comprensibile. Solo apparentemente semplice. La territorialità, punto centrale della cucina di Giovanni, si esprime attraverso l’ingrediente, il prodotto affidato alla sua sapiente interpretazione. Anche il tocco dell’internazionalità è un elemento distintivo, che affida un twist particolare ai piatti. Materia locale, che parla versiliese non attraverso ricette tradizionali ma con una personale rappresentazione dello chef.
Mare e vegetale i punti cardine di una carta che saprà stupire al palato, tra territorialità, etica e sostenibilità. Oltre ad una stagionalità, della terra e del mare sempre centrale. Presente anche la carne, in minor proporzione, anch’essa reperita da piccoli allevamenti e aziende locali.
Sempre nell’ottica di un’esclusività esperienziale che diventa leitmotiv a Villa Grey, pensa ad una carta ristretta e a due menu degustazione, Catarsi (da 6 portate) e Mimesi (da 8 portate). Nomi che portano scritta la classicità che ha animato gli studi di ragazzo e che ancora oggi è fonte di ispirazione. Piatti che sapranno narrare a suon di sapori la visione gastronomica dello chef, a raccontarne esperienze e identità.
Immerso nel parco interno della Villa, intimo ed elegante nella forte connessione con la natura intorno, il ristorante offre un ambiente rilassante ed estremamente garbato in cui concedersi indimenticabili momenti di gusto, sotto le stelle, accompagnati da un servizio attento ma leggero, discreto e non invadente. Una grande simbiosi e complicità tra sala e cucina, all’insegna di un’esperienza davvero unica e memorabile.