08 Apr 2023 16:31
Venticinque anni volando sui cieli della Sicilia quando dei droni non c’era neanche l’ombra. Oggi ricorda così, nel suo profilo fb, questo anniversario Luigi Nifosì, l’uomo dell’obiettivo che ha fotografato i luoghi più belli e più curiosi dell’isola a bordo di elicotteri che le forze di polizia puntualmente hanno messo a disposizione per immortalare le bellezze della Trinacria. Vi è riuscito in maniera egregia lasciando ricordi e maturando una passione che è andata in simbiosi con l’amore verso la sua terra, verso la Sicilia.
Il racconto del primo volo nella sua Scicli. Una macchina fotografica, tanto coraggio, tanta curiosità e tanto amore per la sua terra.
“Dietro una cartolina c’è sempre una storia. E la storia in questo caso è che il 13 maggio 1998 salivo per la prima volta su un elicottero per fotografare Scicli dall’alto: i droni, come applicazione fotografica oggi tanto diffusa, erano ancora di là da venire – racconta Luigi Nifosì – io, quel giorno, tra i tanti scatti realizzai anche questa vista di Via Aleardi che un amico mi ha chiesto per farne una cartolina. Quel giorno per l’eccitazione sparavo praticamente su qualsiasi cosa mi si parasse sotto agli occhi. Roba da non credere, eppure è stato così. La nostra bella cittadina vista dall’alto che continuavo, quel giorno, a fotografare senza risparmio di scatti”.
E quel suo impegno fotografico è servito a qualcosa, lo dice l’ex sindaco Adolfo Padua
“Ricordo benissimo quella data – afferma Adolfo Padua – grazie alle foto del nostro Luigi Nifosì e grazie ad altri amici come il professore e critico d’arte Paolo Nifosi ed il professore Andrea Tomasello, siamo riusciti, allora, a bruciare i tempi ed a rientrare nei bandi Unesco. Siamo riusciti a fare parte del circuito di Scicli bene dell’Umanità. Sarebbe lungo raccontare i particolari ed i giochi che erano stati messi in campo per escluderci. E’ storia. Ma oggi a noi piace raccontare la storia di una città, di un territorio, che sono riusciti a scrivere una pagina o meglio più pagine nell’albo Unesco culturale ed umano che abbiamo.