12 gennaio 2023 | 00.03
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“Facciamo di tutto, senza fermarci nemmeno un giorno, per rafforzare la difesa ucraina”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nega che Soledar sia stata catturata dai russi e parla di propaganda di Mosca per sostenere la mobilitazione militare. “Ora lo stato terrorista e i suoi propagandisti cercando di pretendere che una parte della nostra città di Soledar, completamente distrutta dagli occupanti, sia un loro successo. Lo presenteranno, e lo stanno già facendo, alla loro società in modo da sostenere la mobilitazione e dare speranza a chi sostiene l’aggressione. Ma i combattimenti continuano. La direzione di Donetsk sta tenendo. E facciamo di tutto, senza fermarci nemmeno un giorno, per rafforzare la difesa ucraina”, ha detto Zelensky nel discorso video serale, secondo quanto riportano i media ucraini.
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Già lo stato maggiore di Kiev aveva spiegato che la battaglia per Soledar è ancora in corso, respingendo le rivendicazioni di una conquista russa della città. “Il nemico focalizza i suoi sforzi per cercare di riconquistare completamente la regione di Donetsk, conducendo operazioni in direzione di Bakhmut. Il nemico cerca di prendere il controllo della città di Soledar e delle vie di rifornimento delle unità ucraine, soffrendo pesanti perdite. La battaglia è in corso”, si legge nel rapporto dello stato maggiore ucraino pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Ieri mattina il capo del gruppo di mercenari russi Wagner, Evegny Prigozhin, aveva rivendicato di aver preso il pieno controllo di Soledar. Ma poi il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, ha parlato solo di “tendenza positiva” esortando ad aspettare dichiarazioni ufficiali.
Secondo l’ex inviato a Mosca della Repubblica popolare di Luhansk, Rodion Miroshnik, le forze ucraine avrebbero perso 25mila uomini nella battaglia per la città. “L’Ucraina ha pagato un prezzo incredibile per l’esigenza politica di mantenere il controllo di Soledar. Nel tentativo di mantenere una città di 10mila abitanti ne hanno persi almeno il doppio”, ha affermato, citato dall’agenzia Tass. “Inviando in azione unità insufficientemente equipaggiate e addestrate, il regime di Zelensky voleva creare il mito della possibilità di una vittoria ucraina”, ha concluso.
NATO – Zelensky intanto ha chiesto “potenti passi” della Nato per accelerare l’integrazione di Kiev nell’Alleanza Atlantica. “Sostenerci soltanto con la retorica delle ‘porte aperte’ non è sufficiente, non basta a motivare lo stato, i nostri soldati… Servono passi avanti. La decisione sarà (al summit nato di luglio) a Vilnius, ci aspettiamo veramente passi potenti”, ha detto Zelensky, parlando in conferenza stampa a Leopoli, dove ha incontrato gli omologhi di Polonia e Lituania, Andrzej Duda e Gitanas Nauseda. “Prepariamo nuovi passi che sempre più combineranno l’esperienza ucraina di difesa, la nostra forza, con la forza dell’intera comunità euroatlantica”, ha affermato Zelensky, citato da Ukrinform. Lo scorso 30 settembre, l’Ucraina ha fatto richiesta di un percorso rapido di adesione alla Nato.
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