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Sigarette tradizionali, elettroniche, riscaldatori tabacco: cosa fa più male?

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Negli ultimi anni il tabagismo si è diffuso sempre di più. Secondo alcuni studi, l’abitudine al fumo compare in età sempre più precoce, con prevalenza delle ragazze. Nel periodo adolescenziale, il giovane viene spinto naturalmente a ricercare un ruolo che gli consenta un’affermazione all’interno del gruppo in cui desidera far parte. E la sigaretta è spesso considerata un messaggio alla società, al gruppo dei coetanei e anche a se stessi quale conferma del proprio ingresso nel mondo degli adulti.

Sono nati con gli anni prodotti alternativi alle sigarette come i vaporizzatori e i riscaldatori di tabacco. Ma tra sigarette tradizionali, riscaldatori di tabacco e sigarette elettroniche cosa fa più male?

Dopo lunghi e complessi studi fatti anche su cellule polmonari umane, è stato possibile rispondere a questa domanda.

Sigarette tradizionali

La sigaretta tradizionale è cancerogena. Contiene più di 4mila sostanze tossiche e oltre 70 cancerogeni certi tra cui ammine aromatiche, nitrosammine specifiche del tabacco, la formaldeide, gli idrocarburi aromatici policiclici del catrame, il butadiene, il benzene, il cumene, il cadmio, l’acetaldeide, l’arsenico, il cromo, il berillio. È la principale causa della polmonite cronica devastante. Chi fuma è quattro volte più a rischio di avere un infarto, due volte più a rischio di ictus e 10 volte più a rischio di enfisema. Un fumatore è esposto a un rischio del 100%.

Riscaldatori di tabacco

I riscaldatori di tabacco hanno come caratteristica principale il fatto che, come è chiaro dal nome, non funzionano grazie alla combustione, ma per via di un processo di riscaldamento.

Viene quindi emesso un aroma che varia da miscela a miscela e che, di base, dà al singolo consumatore la medesima sensazione del tabacco normale.

Nei riscaldatori di tabacco c’è sempre la presenza di tabacco e quindi la dipendenza resta. Il tabacco, anche se non viene bruciato, viene vaporizzato a 350 gradi, quindi carbonizzato. Il rischio è minore e i metalli pesanti rilasciati sono di meno, ma è sempre presente un’elevata tossicità. I rischi sono circa del 30%.

Sigaretta elettronica

La sigaretta elettronica è un dispositivo che permette di inalare vapore, in genere aromatizzato e contenente quantità variabili di nicotina (alcuni modelli ne sono privi), e immetterlo nell’apparato respiratorio, senza che ci siano combustione del tabacco e i danni a essa correlati.

Nella sigaretta elettronica il monossido di carbonio è nella norma e i danni sono minori, proprio per questo è considerata migliore rispetto alla sigaretta tradizionale o ai riscaldatori di tabacco. Non rilascia sostanze cancerogene e i metalli presenti sono irrilevanti sulla nostra salute. I rischi sono inferiori, solo dell’8 %.

Spesso si fa confusione tra vaporizzatori e riscaldatori di tabacco, ma sono due prodotti diversi poiché la sigaretta elettronica ha meno potenzialità di danno.

Alla luce di questi studi possiamo quindi affermare che tra questi tre prodotti sarebbe meglio indirizzare il fumatore verso la sigaretta elettronica perché provoca meno effetti collaterali. Ma sarebbe in ogni caso consigliato per la salute smettere di fumare sigarette o qualsiasi altro prodotto presente in commercio.

Crediti immagine “Felicità Pubblica”.

Sofia Guccione

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