Dopo la nomina ad assessori comunali da parte del sindaco Salvatore Quinci, i consiglieri comunali Matteo Bommarito e Gioacchino Emmola hanno ritirato la propria firma dalla mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino sottoscritta appena qualche giorno addietro. Un “passaggio” a questo punto naturale dopo la loro nomina nella squadra assessoriale che lascia, comunque, stupiti rispetto alla firma di una mozione di sfiducia, al di là delle motivazioni che le parti in causa hanno pubblicamente manifestato in occasione del giuramento al palazzo di città di giovedì scorso. Adesso, naturalmente, l’attenzione è tutta rivolta alla prossima seduta di consiglio comunale in occasione della quale verrà trattata la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino ma anche la relazione del sindaco sui primi tre anni di attività della sua amministrazione. La data della seduta verrà decisa oggi a seguito della già prevista conferenza dei capigruppo. Intanto, dopo il ritiro delle firme da parte di Emmola e Bommarito sono 12 quelle rimaste sulla mozione di sfiducia: anche i consiglieri Udc Nicola Norrito, Ilenia Quinci e Enza Chirco hanno sottoscritto l’atto, dopo che lo avevano già fatto i consiglieri Randazzo, Coronetta, Pipitone, Billardello, Gilante, Marino, Bonanno, Palermo e Marascia. Come si ricorderà, per essere approvata la mozione deve ricevere il voto di almeno 15 consiglieri comunali. Quindi, rispetto alle 12 firme ne mancherebbero all’appello almeno 3. La partita, dopo il colpo di scena che ha visto protagonisti Bommarito e Emmola, sembra chiusa, ma non è esclusa in tutta questa vicenda qualche altra sorpresa, magari da parte di qualche “malpancista” della maggioranza che non ha digerito benissimo il recentissimo evolversi della situazione politica e, in particolare, le ultime scelte fatte dal sindaco Quinci.(riproduzione riservata)
