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Migliaia di tecnici comunali in Sicilia e al Sud chiedono l

Una lettera al ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto per chiedere l’assunzione a tempo indeterminato e per non disperdere la competenza acquisita, che metterebbe a rischio la corretta attivazione del Pnrr.

Per questo un migliaio di esperti, assunti, con contratti a tempo determinato in tutta Italia con due concorsi per dare corso al proprio al Pnrr nelle pubbliche amministrazioni, hanno formato un comitato, per poter spingere forte e dar voce ad una situazione quantomeno delicata e a tratti equivoca.

Un comitato che ora chiede la stabilizzazione con un impegno di spesa finanziaria. Tale categoria di lavoratori, precisano i promotori del comitato, è riconosciuta di primaria importanza per il rafforzamento delle competenze e della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni del Sud, oggi gravate di una nuova e straordinaria mole di lavoro per l’attuazione del PNRR, cui non potrebbero far fronte con le – già limitate – risorse umane in organico, impegnate con l’attività ordinaria degli Uffici.

Il delicato compito assegnato ai «Tecnici per il Sud» è di fatto frenato dall’inquadramento previsto per i suddetti lavoratori, contrattualizzati a tempo determinato con scadenza a 36 mesi. Una forma contrattuale, sempre secondo il comitato, è molto precaria non risulta tale da garantire i lavoratori, il loro «attaccamento» al ruolo ricoperto e la loro permanenza in servizio per l’intera durata contrattuale, in un periodo storico e politico in cui la stabilità pare invece l’unico strumento adatto a offrire un’adeguata tutela per i lavoratori stessi.

La prova ne sia la copiosa e costante “fuga” dalle posizioni lavorative in oggetto, tramite decine di dimissioni quotidiane, in favore di soluzioni magari meno desiderate o preferite, ma che gioco-forza prevalgono perché prevedono un contratto a tempo indeterminato, viste anche le varie opportunità occupazionali create dalla grande stagione di concorsi che sta interessando il nostro Paese.

Il comitato per la stabilizzazione dei Tecnici per il Sud chiede dunque che si dia ascolto anche alla voce di coloro i quali sono, di fatto, i protagonisti invisibili e operosi dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, gli artefici dei potenziali successi, le braccia che stanno muovendo la complessa macchina burocratica; la Politica sia sensibile alle loro istanze di tutela e stabilità, che gioverà senza dubbio alcuno a un’amministrazione che si vuole più forte ed efficiente, intervenendo con soluzioni strutturali e definitive.

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