18 Gennaio 2023
Milano, 18 gen. (LaPresse) – “Anche in casi di vicende di assoluto interesse pubblico, riguardanti persone che si sono macchiate di crimini orribili, la pubblicazione integrale di referti, o la diffusione di dettagli particolareggiati presenti nelle cartelle cliniche relativi a patologie, non appare giustificata”. È quanto ribadisce il Garante per la Privacy che richiama “l’attenzione di media, siti web e social media al rigoroso rispetto del principio di essenzialità fissato dalle Regole deontologiche per l’attività giornalistica”. L’Autorità – si legge in una nota – ha già avviato iniziative di sua competenza.
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