Trapani – Google map non ha perso tempo: fra i luoghi d’interesse di Campobello di Mazara, da ieri, è comparsa un’indicazione inedita: “Vicolo San Vito, casa di Matteo Messina Denaro. Complesso residenziale, chiuso definitivamente”.
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La casa segnalata è il rifugio dell’ultimo stragista di Cosa nostra, vicolo San Vito 10, diversa dal bunker scoperto ieri neppure nella casa di via Maggiore Toselli 34. Qui sono saltati fuori gioielli, collane e pietre preziose. Il secondo covo è una stanza nascosta all’interno di un immobile al piano terra. Ci si accede spostando il fondo scorrevole di un armadio. Dalle prime indiscrezioni, sarebbe una stanza vissuta, con tracce anche recenti. Sono stati sequestrati alcuni scatoloni con altri oggetti, non ci sono documenti. In azione ci sono i carabinieri del Ris, a caccia di tracce biologiche. Gli investigatori hanno accertato che è di Errico Risalvato, indagato e poi assolto nel 2001 dall’accusa di associazione mafiosa, la casa di via Maggiore Toselli. Errico è fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia, ora libero, imprenditore del calcestruzzi.
Via Maggiore Toselli dista un chilometro e mezzo da via Cb 31, quattro minuti in auto. Probabilmente, per Messina Denaro era un rifugio sicuro in caso di emergenza. E la caccia ai covi non si ferma. La procura diretta da Maurizio de Lucia sta passando al setaccio tutti i tasselli raccolti al momento della cattura: la chiave di un’Alfa 164 utilizzata dal latitante per muoversi in paese, due telefonini cellulari.