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Laura e le coltellate alla suocera Margherita, uccisa dopo aver fatto pace

Pietraperzia, Enna – Ha ucciso la suocera con un coltello o una forbice, poi, Laura Di Dio, 32 anni, si è seduta a cavalcioni sul corpo della donna fumando una sigaretta. É questa la drammatica scena che si é presentata al marito di Margherita Margani, 62 anni, dopo avere aperto la porta di casa. 

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«È stata mia suocera ad aggredirmi con un coltello, io mi sono difesa», avrebbe detto, la 32enne ai carabinieri e al sostituto procuratore di Enna, Michele Benintende. Durante l’interrogatorio avrebbe sostenuto che spesso era la suocera ad occuparsi dei figli e che il marito, quando lei era sola, la chiamava in aiuto per vigilare sul suo comportamento nei confronti dei bambini.

La donna è stata dichiarata in stato di fermo per omicidio aggravato. Nuora e suocera abitavano accanto, due case piene di telecamere, le cui immagini sono al vaglio degli investigatori.

Tra le due pare che i rapporti non fossero rosei e che si fossero da poco riconciliate dopo anni che non si parlavano. Secondo una prima ricostruzione, Margherita Margani aveva invitato la nuora a prendere un caffè a casa sua. «Mia moglie soffriva di depressione», dice Francesco contro cui, nel luglio 2018, il fratello Christian aveva esploso dei colpi di pistola, senza colpirlo, perché riteneva avesse malmenato la donna mentre era incinta.

«Io amo mia moglie – aggiunge – e la tragedia di oggi non c’entra nulla con quanto successo qualche anno fa. Non voleva farsi curare io non lasciavo mai soli i miei figli con lei». «Era una lunatica, un’instabile – sostiene Giusi, figlia della vittima – abbiamo provato ad aiutarla e non ne voleva sapere». Di «delitto annunciato» parla una vicina delle due donne. Stamattina Laura aspettava l’estetista a casa. Ha bussato ripetutamente alla porta, ma Laura non c’era. Nel frattempo, il marito di Margherita, che era uscito per fare delle commissioni, è ritornato ed ha fatto la drammatica scoperta. Laura era a cavalcioni sul corpo della suocera in stato confusionale. Subito sono stati allertati i carabinieri e il 118. E’ arrivato anche l’elisoccorso, ma la donna era già morta. Sul posto i primi ad arrivare sono stati i militari dell’Arma che accompagnano la 32enne nella loro stazione, dove la donna viene sentita alla presenza di un legale e poi fermata. «Mia cognata – ricorda Franco Salvatore Drogo, marito della sorella di Margherita – era una donna sempre allegra e di buon umore. Non riusciamo a spiegarci il perché di questo gesto». «L’avevo chiamata alle 8.20 – ricostruisce Abigail, una giovanissima che insieme a Margherita, badava ad una vecchietta che abita in zona – Io ho fatto la notte dalla signora e lei sarebbe dovuta arrivare a darmi il cambio. Mi ha detto che doveva andare a fare la spesa con il marito e che poi mi avrebbe raggiunto. L’ho richiamata due volte, intorno alle 8,30 e non mi ha più risposto». 

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