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La Cucina come strumento per combattere la solitudine

Attualità Laboratori di Cucina siciliana

La socializzazione e la collaborazione, il rispetto per gli altri e le loro identità sono state il vero arricchimento del pomeriggio trascorso insieme

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Ragusa – La food blogger ed esperta di cucina Barbara Conti ha tenuto un laboratorio pomeridiano di cucina tradizionale siciliana ieri pomeriggio al Centro di socializzazione “C’è tempo”, della parrocchia San Pier Giuliano Eymard.
La ricetta scelta è stata dettata dal periodo e dalla volontà del recupero delle ricette “orali” è stata la “Mpagnuccata”, tratta dal blog Fantasia in Cucina.
Barbara è siciliana vive a Scicli e si occupa principalmente di cucina siciliana e di recupero delle tradizioni. Da diversi anni collabora con testate giornalistiche e il suo blog sta per compiere 5 anni. È stata da poco direttore artistico del Le Notti del Panettone, la manifestazione che ha visto il recupero dell’antica ricetta del
Manzapanettum.


Il laboratorio di cucina di ieri pomeriggio si è trasformato in un luogo dove poter imparare e acquisire un sapere nuovo, fatto di parole e gesti, percezioni e sensi, conoscenze e procedure.
In Sicilia non esiste “la ricetta” ma le ricette, ogni famiglia ne custodisce la sua versione. Tutti i partecipanti al corso al momento dell’iscrizione non conoscevano quale sarebbe stata la ricetta oggetto del corso, lo hanno scoperto solo al momento del loro arrivo.
Un incontro di persone con storie tutte diverse provenienti da più parti del mondo hanno realizzato la ricetta siciliana Mpagnuccata, il “torrone dei poveri” che anticamente per tradizione si prepara a Natale ma anche per Carnevale nel Ragusano. Anche se tuttora è ancora presente in qualche famiglia e durante le Cene di San Giuseppe negli Iblei.

La Cucina come strumento per combattere la solitudine
La socializzazione e la collaborazione, il rispetto per gli altri e le loro identità sono state il vero arricchimento del pomeriggio trascorso insieme. 15 i partecipanti che dietro una prenotazione
hanno potuto assistere alla lezione mettendo le mani “in pasta”.
L’età variava dai dieci ai settant’anni. Un incontro dove le donne sono state le vere protagoniste, mamme e figlie, casalinghe, professoresse e anche giovanissimi alunni provenienti dall’Istituto
alberghiero.

Il centro di socializzazione C’è Tempo della Caritas Diocesana di Ragusa è gestito dal responsabile Emiliano Amico. Il centro nasce insieme alla parrocchia San Piergiuliano Eymard che si è interrogata con la Caritas Diocesana Ragusa sui bisogni del territorio. Oggi uno dei bisogni forti del nostro territorio è la solitudine non solo di persone straniere ma anche del territorio. Il centro vuole dare una risposta a questa piaga della società, la solitudine, attraverso dei laboratori che servono come strumento per creare socializzazione in maniera creativa e stimolante. Tra i laboratori che vengono portati avanti attraverso il centro c’è anche
il laboratorio di cucina.
Dietro la preparazione di un piatto si nasconde infatti anche il trasmettere le proprie conoscenze, tramandare antiche tradizioni, ricette genuine che andrebbero perse.
La cucina può trasformarsi nella palestra per allenare nuove abilità culinarie, apprendere piccoli segreti e tecniche ma è l’incontro delle persone che costruisce ricordi insieme.
 

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