Le parole del ministro degli esteri russo alla stampa
Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha rivelato che il suo collega “egiziano mi ha consegnato il messaggio del segretario di Stato americano”, Antony Blinken che domenica scorsa, 29 gennaio, è stato in Egitto prima della tappa in Israele. Lavrov ha aggiunto che il messaggio “contiene solo inviti alla Russia a ‘quit and stop’, abbandonare e fermarsi”.
Il ministro degli Esteri del Cremlino dal 2014 ha poi aggiunto: “Tony Blinken non ha trasmesso la seconda parte di questo appello. Ma la seconda parte dell’appello – e questo è il vero interesse degli Stati Uniti e dell’Occidente – è stata dichiarata dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg dalla Corea del Sud. In uno dei suoi discorsi ha detto che la Russia deve perdere, la Russia deve essere sconfitta e l’Occidente non può permettere all’Ucraina di perdere, perché allora l’Occidente perderà e il mondo intero perderà”.
Ai giornalisti Lavrov ha anche detto che le armi occidentali sono “tentativi di trasformare l’Ucraina in una minaccia ancora più grave per la nostra sicurezza” e che le forze armate russe “stanno adottando tutte le misure necessarie affinché i piani dell’Occidente in Ucraina non si avverino, e non si avvereranno”. “Naturalmente stiamo osservando le discussioni in Occidente sulla possibilità di rifornire ulteriormente l’Ucraina di armi sempre più serie, comprese quelle offensive”, ha aggiunto il ministro.
Infine, “il punto è che la NATO è da tempo direttamente coinvolta nella guerra ibrida contro la Russia. Non importa cosa dicano i nostri partner occidentali, non importa quanto cerchino di giustificare le loro azioni di rifornimento di armi all’Ucraina, compresi i ben noti slogan secondo cui la via per la pace passa attraverso le forniture di armi, tutti capiscono tutto molto bene”.
Sergej Lavrov, prima di diventare Ministro degli Affari Esteri russi nel 2004, è stato rappresentante permanente della Federazione Russa presso l’ONU a New York dal 1994 al 2004 e primo Vice Ministro degli Affari Esteri dal 1992 al 1994.