«L‘Appennino è un luogo tranquillo per chi non vuole lo stress della città …Vista mozzafiato…Ideale per le scampagnate…Le serate con i suoni della natura sono uniche… ‘Krasna príroda. Pokojné a tiché prostredie’ che in Slovacco significa ‘Natura stupenda. Ambiente tranquillo e silenzioso’».
Questi alcuni dei commenti che vengono lasciati dai turisti italiani e internazionali su Booking per raccontare le loro vacanze nell’Appennino Emiliano Romagnolo. Sono state, infatti, proprio le montagne a registrare un boom di turisti nel 2022 del +33,2% rispetto al 2019, migliore dell’ultimo decennio.
A rilevarlo, l’indagine condotta dall’Osservatorio Turistico Regionale realizzato da Regione Emilia-Romagna e Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Trademark Italia.
I dati del turismo in Emilia-Romagna
L’indagine Demoskopika riporta l’Emilia-Romagna tra le mete più apprezzate da chi sceglie lo “Stivale” come destinazione delle sue vacanze. A ribadire con forza il concetto, i dati elaborati da Trademark Italia che mostrano un andamento del turismo in ripresa, per intenderci in era pre-Covid, con oltre 60 milioni di presenze e quasi 14 milioni di arrivi.
Non solo visitatori italiani ma anche viaggiatori provenienti dall’estero che continuano ad aumentare con un riavvicinamento ai valori risalenti a prima della pandemia. Un livello di internazionalizzazione del 24,2% con una permanenza media in regione di 4,3 giorni.
Le performance dell’Appennino
Non solo mare e città d’arte. Ad accrescere il turismo emiliano romagnolo è anche l’Appennino che ha ottenuto performance superiori al 2019. Il migliore degli ultimi 10 anni per movimento turistico in Emilia-Romagna. L’Appennino costituisce il terzo attrattore turistico dell’Emilia-Romagna in termini di movimento, ed in questo periodo “particolare” ha incrementato progressivamente il suo peso, concentrando ora il 5,6% degli arrivi ed il 4,9% delle presenze complessive regionali su base annuale.
Offerta ambientale sempre più attrattiva. Cucina locale di alta qualità. Grandi spazi all’aperto. Temperature più miti rispetto al caldo della pianura padana. Nonché innumerevoli percorsi e opportunità escursionistiche.
Questi i punti di forza dell’Appennino emiliano romagnolo.
Il periodo gennaio-dicembre 2022 per l’Appennino si chiude con un +30,7% degli arrivi rispetto al 2021. Ma soprattutto con un +33,2% rispetto al 2019. Grazie in particolare al sostenuto incremento della clientela straniera (+85,1% di arrivi) e alla buona performance dei turisti italiani (+21,9% di arrivi).
Metodologia di analisi
Come riporta il sito dell’Emilia-Romagna, la metodologia di analisi alla base di questi dati, prevede le rivalutazioni periodiche delle statistiche ufficiali realizzate, da una parte, tramite le indicazioni fornite da un panel di oltre 1.300 operatori di tutti i comparti dell’offerta turistica regionale e, dall’altra, tramite le elaborazioni dei dati emergenti da indicatori indiretti quali le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l’industria dell’ospitalità, i consumi di energia elettrica ed acqua, la raccolta di rifiuti solidi urbani ed il periodico sondaggio di un campione di turisti nazionali.
Giulia Bergami
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