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Crisi dei limoni: scarseggiano nel made in Italy. In 30 anni diminuita produzione 40%

09 Gen 2023 07:58

I limoni, un elemento indispensabile della dieta mediterranea e un prezioso prodotto del patrimonio agricolo e culturale italiano, sono a rischio. Negli ultimi 30 anni, la superficie destinata alla coltivazione dei limoni in Italia è diminuita del 45% e la produzione del 41%. Questo declino è in gran parte attribuibile alla diffusione del “mal secco”, una patologia altamente distruttiva.

Per far fronte a questa situazione, il governo italiano ha istituito un Fondo specifico per la difesa della salute degli agrumi nella legge di Bilancio approvata il 29 dicembre scorso. Il Fondo prevede una dotazione economica di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, per un totale di 9 milioni di euro. Questi fondi saranno destinati alle attività di ricerca volte a contrastare la diffusione del “mal secco” e saranno finanziate le produzioni Igp, ovvero quelle certificate da marchi di qualità.

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di proteggere i prodotti italiani di eccellenza, come gli agrumi, che rappresentano un simbolo di qualità e che, se perduti, potrebbero non essere più disponibili. Lollobrigida ha inoltre sottolineato che gli agrumi italiani sono tra le produzioni più preziose al mondo e che è importante continuare a produrli per evitare di doverne importare da altri paesi.

Per Silvia Di Silvestro, responsabile della sede di Acireale del Crea-Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura, la ricerca e l’imprenditoria, lavorando insieme in progetti europei, nazionali e regionali, possono contribuire a rinnovare il panorama varietale, estendere il calendario di maturazione e commercializzazione e ottenere varietà resistenti ai patogeni endemici e a rischio di introduzione.

Il “mal secco” è una malattia causata da un fungo patogeno chiamato Plenodomus tracheiphilus ed è presente in tutte le regioni italiane, nonché in altri paesi del Mediterraneo. In Sicilia, dove è presente da oltre un secolo, il “mal secco” ha causato una grave perdita per i limonicoltori, costringendo a drastiche potature e continuo reimpianto.

Gli agrumi italiani sono anche soggetti ad altre patologie, come il “Citrus Greening Disease” o “mal dell

l giallo” che è causato da un insetto, il “Trioza erytreae”, e che provoca una deformazione dei frutti e una riduzione della produzione. Anche questa patologia è stata presa in considerazione nella creazione del Fondo per la difesa della salute degli agrumi, che finanzierà anche le attività di ricerca volte a prevenire e controllare questa e altre patologie che colpiscono gli agrumi.

Oltre a sostenere la ricerca, il Fondo per la difesa della salute degli agrumi finanzierà anche gli interventi di prevenzione e il controllo delle patologie, come la lotta biologica e il ricorso a metodi di produzione integrata. Inoltre, saranno finanziate le attività di informazione e di formazione rivolte agli operatori del settore, in modo da promuovere la diffusione di buone pratiche che possano contribuire a prevenire le patologie e a garantire la qualità dei prodotti.

Il Fondo per la difesa della salute degli agrumi rappresenta un importante passo in avanti per proteggere uno dei prodotti di eccellenza dell’agricoltura italiana e per garantire la sostenibilità a lungo termine delle produzioni di agrumi nel nostro paese. La speranza è che questo sforzo possa contribuire a preservare la biodiversità e la qualità dei nostri agrumi, indispensabili per la nostra alimentazione e per il nostro patrimonio culturale.

ttualmente sono 13 i consorzi agrumicoli che hanno voluto garantire le loro produzioni dotandole di marchio di qualità Dop o Igp: l’Arancia del Gargano Igp, l’Arancia di Ribera Dop, l’Arancia Rossa di Sicilia Igp, il Bergamotto di Reggio Calabria – Olio essenziale Dop; e poi le Clementine del Golfo di Taranto Igp, le Clementine di Calabria Igp, il Limone Costa d’Amalfi Igp, il Limone dell’Etna Igp, il Limone di Rocca Imperiale Igp, il Limone di Siracusa Igp, il Limone di Sorrento Igp, il Limone Femminello del Gargano Igp, il Limone Interdonato Messina Igp.

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