I costi insostenibili del caro voli per la Sicilia si trasformano in polemica politica. Pd e M5S attaccano il presidente della Regione Renato Schifani, accusandolo di fare solo spot e propaganda senza davvero essere incisivo. Il Pd aveva presentato un emendamento in finanziaria regionale per stornare un contributo di 2 milioni di euro per abbattere i costi dei viaggi degli studenti fuori sede, ma che fu bocciato dalla maggioranza, mentre i grillini ricordano che contro i prezzi alle stelle è stato istituito un osservatorio regionale che doveva evitare che quanto accaduto a Natale si ripetesse anche a Pasqua. Osservatorio che, visti i risultati, evidentemente non ha funzionato.
Il primo a intervenire è il capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.
«Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia ha raggiunto limiti insostenibili. È insopportabile assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e agli innumerevoli comunicati stampa da parte di autori vari del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo che non risolvono assolutamente nulla – accusa Barbagallo – . Siamo di fronte a un vero e proprio cartello che rende la Sicilia irraggiungibile, non solo dai turisti ma anche da chi vuole tornare in Sicilia a trascorrere la Pasqua. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto».
Gli fa eco il compagno di partito Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Ars.
«Il presidente Schifani continua con lo scaricabarile chiamando in causa il governo nazionale, ma nulla è cambiato ed il caro voli che denunciamo fin dall’inizio della legislatura costringerà tanti giovani fuori sede a passare la Pasqua lontano dalle famiglie mentre dal governo arrivano solo chiacchiere e nessuna iniziativa concreta».
Poi riflettori sull’insularità e i diritti dei cittadini.
«Per superare gli svantaggi dell’insularità servono misure concrete e progetti che garantiscano i diritti dei cittadini che abitano nelle isole e per assicurare le adeguate compensazioni atte a superare gli svantaggi, ma il governo regionale continua a nascondere dietro appelli farsa la mancanza di strategie – continua ancora Catanzaro – . Il Pd con un emendamento, bocciato dalla maggioranza aveva proposto di inserire in finanziaria regionale un contributo di 2 milioni di euro per abbattere i costi dei viaggi degli studenti fuori sede. Nella stessa legge di stabilità, il governo Schifani, invece, ha tagliato di oltre 3 milioni il contributo per la compartecipazione regionale agli oneri di servizio per il trasporto aereo. Lanciare appelli al governo nazionale senza la reale volontà di aprire un tavolo di trattative per risolvere il problema e quando chiaramente l’azione di governo rema contro ad un reale sostegno a chi subisce la scure del caro biglietti – continua – serve solo a gettare fumo negli occhi. Giovedì saremo in prima fila alla manifestazione di protesta che abbiamo organizzato contro il caro voli e che prenderà il via alle 15.30 da via Etnea, di fronte all’ingresso di villa Bellini, per concludersi in piazza Duomo. Non è più accettabile continuare a speculare sulle spalle delle famiglie».
Anche per il M5S le mosse di Schifani sono del tutto insufficienti per risolvere il problema. «I prezzi ancora alti dei voli da e per la Sicilia sotto Pasqua dimostrano, ove ce ne fosse stato bisogno, che le azioni messe in campo dal governo Schifani sono state del tutto insufficienti. Non bastano le segnalazioni all’Antitrust per uscire dal vicolo cieco in cui siamo finiti, con la conseguenza che ora sono i siciliani a scontare sulla propria pelle le conseguenze di questa incresciosa situazione».
Lo afferma il deputata M5S Jose Marano, vicepresidente della commissione Trasporti dell’Ars.
«Bisogna mettere in campo situazioni strutturali, come l’aumento dell’offerta – aggiunge – e soprattutto bisogna farlo subito, se vogliamo consentire ai siciliani di spostarsi liberamente e di salvare i ponti del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, che sono imminenti».
«Sul caro voli – dice la Marano – è stato istituito un osservatorio regionale che doveva evitare che il caro biglietti verificatosi a Natale si ripetesse anche a Pasqua. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche perché i componenti di questo osservatorio si sono riuniti una sola volta. Troppo poco per incidere positivamente su una questione che andava, e va, affrontata con ben altro mordente».
© Riproduzione riservata