Due vittorie di fila, con sei gol fatti e nessuno subito hanno riportato il sereno in casa del Soriano. Non che la situazione fosse disastrosa, in precedenza, tutt’altro, ma alle buone prestazioni in campo non avevano fatto seguito alcuni risultati, che in verità la squadra di Umberto Scorrano avrebbe comunque meritato. Da qui un doppio intervento: la preparazione con il prof. Nucera, una delle new entry, e la rivisitazione dell’organico, in entrata e in uscita, grazie alla quale adesso il tecnico ha una varietà di scelta. A tutto ciò si accompagna la presenza della società, la disponibilità dei ragazzi, dello staff e dei collaboratori e ovviamente l’operato dell’allenatore e del direttore generale Mimmo Varrà, dal quale arrivano alcune considerazioni che abbracciano tutta l’Ags Soriano. [Continua in basso]
La disponibilità dei ragazzi
Si parte da qua: «Devo dire grazie alla squadra, per come si allena, per la voglia che ci mette e per l’abnegazione. Abbiamo cambiato sede degli allenamenti (le sedute si svolgono a Rosarno, in attesa di poter tornare un giorno a Soriano, ndr) e tutti sono sempre presenti, puntuali e vogliosi di far bene. Sono orgoglioso di questo gruppo dal quale mi aspetto ulteriori risposte, a cominciare da sabato, quando andremo a giocare a Rende, contro un avversario insidioso».
Il rapporto con Scorrano
«Con Umberto c’è un legame – spiega Mimmo Varrà – che va al di là del calcio. L’ho avuto quattro anni come calciatore. So bene cosa è dal punto di vista umano, perché nel suo caso emergono dei valori che vengono ancora prima dell’aspetto tecnico. Per il Soriano sta facendo grandi cose, con passione e competenza, umiltà e disponibilità. Sapevo che sarebbe stata la persona giusta per noi, dal punto di vista tecnico e umano. Lio, Scorrano e Vanzetto è il terzetto del quale ho sempre avuto grande considerazione. Sono stati eccezionali come calciatori e stanno facendo bene come allenatori. A livello di qualità morali, invece, sono straordinari. Tornando a Scorrano, uno come lui fa solo bene al calcio ed al Soriano, anche per il modo in cui questa società viene portata avanti».
Già che si parla del tecnico, il dg Varrà non dimentica il preparatore dei portieri Alfredo Tedesco e il preparatore atletico Francesco Nucera «competenti come pochi, anche loro mie persone di fiducia. Sapevo che non avrei sbagliato nel portarli con me a Soriano. Con loro vado sempre sul sicuro».
I nuovi arrivi
Indubbiamente Raso e Maroudas, Guerrisi e Martinez hanno innalzato il livello tecnico della squadra. «Sono stati acquisti mirati. Sapevo cosa ci potevano dare. Si tratta di elementi di categoria superiore che hanno sposato il nostro progetto. Tra l’altro Raso lo ricordo piccolino nella scuola calcio del Rosarno, quando ero direttore sportivo del club amaranto. Si è chiuso un cerchio, ma nei suoi confronti devo dire che c’è stato, da qualcun altro, scarsa attenzione. Avrebbe meritato di giocare in altre categorie».
I pilastri
Mimmo Varrà parla anche di coloro che da qualche tempo sono in organico al Soriano: «Chi è rimasto mi garantisce solidità e affidabilità. Chiarello e Greco, per esempio, sono due calciatori che vorrei avere sempre con me, anche in futuro, anche in altri ruoli. Fin da subito ho apprezzato le loro doti umane prima ancora che tecniche. E di recente, nell’ambito di un certo discorso che mi hanno fatto, ho compreso maggiormente quanto amore hanno nei confronti del Soriano. Certe loro considerazioni mi hanno favorevolmente colpito».
Il dg ha notato «grande attaccamento alla maglia da parte loro e notevole sensibilità e maturità, fermo restando che li ritengo dei calciatori di alto livello. Macrì ha degli spunti straordinari: meriterebbe anche lui altre platee. Chiarello e Greco non li scopro certo io. Una fortuna averli con noi».
Gli altri
In porta «Cotardo e Menendez rappresentano una garanzia e con entrambi si va sul sicuro» aggiunge Varrà, il quale poi si sofferma anche su Tormann nel momento in cui gli facciamo notare che è ai primi posti della classifica di rendimento di Zona D, il format che LaC Tv dedica al calcio dilettantistico calabrese: «Per me non è una sorpresa. Non l’ho preso a caso. Sapevo cosa avrebbe potuto dare e non mi sorprende che sia spesso il migliore in campo. La stessa cosa va detta su Teixera Boschetti, il quale ha manifestato anche grande disponibilità e senso di responsabilità adattandosi a giocare in un altro ruolo, considerando le assenze di Chiarello e di Coffa, un altro elemento sul quale puntiamo molto, assieme a Vaudagna, elemento che in campo fa sentire la propria esperienza».
Gli under
Abbiamo già raccontato del salto di Giurlanda in Lega Pro con il Potenza. Una pagina inedita per il Soriano che ha under di valore: «Tassone è così forte che neppure lo considero un under. Arriva dalla Serie D e si sta confermando. Comito è stata una piacevole sorpresa. Sta vivendo un grande momento e Stramandinoli, che pure deve crescere ancora, si sta mettendo in mostra. Arriverà anche il momento di Turcaloro e di Cannatelli che ruotano nell’orbita della prima squadra assieme ad Arietta e Espinosa. Mi dispiace per l’infortunio di Riga, altro valido elemento sul quale puntiamo».
La società
L’ultima considerazione del direttore generale del Soriano riguarda il club rossoblù: «I presidenti Monardo e Morabito continuano a sostenere numerosi sacrifici. Io chiedo sempre alla squadra uno sforzo in più proprio perché l’esempio massimo in tal senso arriva da chi gestisce il Soriano. Per loro, soprattutto, noi tutti siamo chiamati a dare il massimo per renderli felici e ripagarli dei sacrifici che sostengono. Ci sono sempre vicini, per come possono, e lo stesso vale per Sergio Cannatelli».
Quindi ci sono i ringraziamenti «alla segretaria Concetta Di Lorenzo, che ci dà una grossa mano di aiuto, a Mario Primerano e Bruno Margiotta, sempre con noi, sempre disponibili. E poi non posso certo dimenticare Gabriele Galati, mio vice, già con me a Rosarno. Passione infinita, la sua: quando non ci sono, sto tranquillo perché c’è lui a fare la propria parte». Insomma: «il Soriano è una bella realtà, abbiamo iniziato il 2023 nel miglior modo possibile ma adesso – aggiunge Mimmo Varrà – mi aspetto altre risposte». Ed infine: «Grazie anche a tutti coloro che vengono allo stadio a sostenerci. Apprezzo molto i loro incoraggiamenti».
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