“La Russa ha oltrepassato il limite”: così la messinese, che ha commentato quanto affermato dal Presidente del Senato a “Belve”
“Ignazio La Russa dovrebbe sapere che certe affermazioni danneggiano migliaia e migliaia di cittadini che, ogni giorno in Italia, vengono ancora denigrati e discriminati per il loro orientamento sessuale. Pertanto non c’è nulla di simpatico o di leggero nel dire che un figlio omossessuale provocherebbe in lui un certo disagio. C’è, semmai, una cultura maschilista e omofoba da cui la seconda carica dello Stato non riesce proprio ad affrancarsi. Purtroppo non è la prima volta che il Presidente La Russa si lascia andare a esternazioni che poco si addicono al suo ruolo istituzionale. Ma questa volta si è davvero passato il limite. E’ inaccettabile che dalle istituzioni arrivino messaggi di questo tipo”. Così in una nota il senatore di Sud Chiama Nord e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Dafne Musolino.
La messinese ha commentato le parole del Presidente del Senato a “Belve”, che tante polemiche hanno suscitato. “Se mio figlio mi dicesse di essere gay? Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista”, ha detto.