Genova, 24 gen — Ennesimo episodio di violenza sessuale ai danni di un minore avvenuto in pieno centro storico a Genova. A richiedere l’intervento dei carabinieri, nella notte tra sabato 21 e domenica 22 gennaio, è stato il personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale Galliera dopo l’arrivo di un ragazzino di 15 anni accompagnato dalla madre.
Ennesima violenza sessuale compiuta da stranieri a Genova
L’adolescente avrebbe raccontato di essere stato aggredito da un gruppetto di tre ragazzi, tutti stranieri, che l’avrebbero immobilizzato, trascinato in un vicolo buio abusando sessualmente di lui, costringendolo a un rapporto orale. Stando alla ricostruzione dei militari l’episodio di violenza sessuale si sarebbe verificato intorno alle 3 del mattino nella zona di via Cairoli. Sono stati i militi della croce verde a soccorrere il 15enne violentato trasportandolo, in stato di choc, al pronto soccorso. Lì il personale medico gli ha riscontrato ferite e tagli non gravi.
Il precedente
La modalità dell’episodio ne ricorda un altro accaduto a Roma lo scorso ottobre, dove uno studente fuori sede è stato sequestrato, rapinato e trascinato in un androne da tre nordafricani che lo hanno poi stuprato nel quartiere «rosso» e multietnico di San Lorenzo.
Un susseguirsi di stupri
Dal mese di dicembre nel centro storico di Genova è un continuo verificarsi di aggressioni sessuali ai danni di giovanissimi, spesso commessi da stranieri. I militari della Compagnia Centro stanno indagando sul caso di una ragazza, di appena vent’anni, che ha denunciato di essere stata stuprata da tre immigrati dopo essere stata fermata da un uomo che l’avrebbe convinta a salire in casa con lui.
Altri due episodi riguardano due ventenni, una violentata ai Giardini Baltimora e l’altra stuprata all’interno di una discoteca al Terminal Traghetti di Genova. Nel primo caso la ragazza stava rientrando a casa dopo aver trascorso una serata in discoteca, quando sul suo cammino si sarebbe palesato uno straniero che l’avrebbe aggredita nelle vicinanze del Porto Antico.
Cristina Gauri
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