Prende il via, grazie a un’intesa tra Coldiretti, Sannio Consorzio Tutela Vini, Agroqualità e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, la prima sperimentazione di un sistema di tracciabilità vini. Un metodo anticontraffazione che interesserà tutto il settore vitivinicolo ad indicazione geografica tipica (Igt).
L’intesa è stata siglata a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza, dei Presidenti di Coldiretti, Ettore Prandini, e del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, degli Amministratori Delegati di Agroqualità, Enrico De Micheli, e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesca Reich.
Tracciabilità vini, come funziona l’anticontraffazione
Con l’obiettivo di valorizzare e rafforzare i sistemi di sicurezza e tracciabilità vini come ulteriore garanzia del settore Igt, il Consorzio ha deciso di adottare, per primo, il modello di anticontraffazione e tracciabilità realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
L’accordo di collaborazione, di durata triennale, è incentrato sull’impiego da parte di tutti i produttori della denominazione del Benevento Igt di un sistema di sicurezza e garanzia costituito dall’applicazione di un sigillo antifrode sulle bottiglie di vino.
Ad integrazione della sicurezza fisica, la soluzione offerta attraverso l’utilizzo dell’app – Trust your Wine®, permette al consumatore di ottenere informazioni a garanzia della qualità certificata del prodotto, della Filiera e del territorio di origine aprendo uno spazio di comunicazione diretto ed innovativo fra produttore e consumatore.

Tutelare il vino made in Italy
Assicurare la tracciabilità dei vini preservando il consumatore dalle contraffazioni è uno dei modi principali per difendere un settore d’eccellenza del nostro Paese. Ne è convinto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. «Il vino Made in Italy è uno dei nostri migliori ambasciatori nel mondo – ricorda – come dimostra il record storico per le esportazioni che a livello globale hanno sfiorato gli 8 miliardi di euro nel 2022 grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero». Inoltre, Prandini sottolinea che «a trainare il successo del vino italiano è la continua ricerca della qualità che va comunicata con la trasparenza in etichetta e l’informazione al consumatore per combattere le contraffazioni e garantire la tracciabilità».
Il Presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini Libero Rillo sottolinea: «Il comparto vino è uno dei settori di punta nell’economia agricola beneventana, capace di superare positivamente anche le notevoli difficoltà di questi ultimi anni. Alla base della solidità del settore c’è sia l’elevata qualità media dei vini, oramai riconosciuta a livello nazionale e internazionale, sia l’intraprendenza delle nostre cantine, capaci di valorizzare il grande potenziale di identità e autenticità locale».
E sul nuovo sistema di tutela, aggiunge: «L’adozione di questo sistema di anticontraffazione, tracciabilità e valorizzazione per vini Benevento IGT, ci consentirà di ottenere la completa tracciabilità di ogni partita di vino immessa sul mercato, al fine di tutelare consumatori e operatori, che in questo modo potranno ottenere informazioni a garanzia della qualità certificata del prodotto, della Filiera e del territorio di origine; dall’altro garantirà le stesse imprese vitivinicole, che in ogni momento saranno in grado di fornire certezze sulle proprie produzioni».
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Il vino come le banconote
Enrico De Micheli, Amministratore Delegato di Agroqualità, l’ente di certificazione incaricato del controllo del Benevento IGT, dichiara: «L’adozione della fascetta consente un sistema di tracciabilità digitale che si integra in modo ottimale con la procedura di controllo già in atto, fornendo in tempo reale informazioni sui lotti di prodotto, a garanzia dell’autenticità e della qualità del bene e a beneficio degli utilizzatori finali che desiderano sempre più consumare prodotti tracciati e sicuri. Sannio Consorzio Tutela Vini è il primo Consorzio in Italia ad adottare un sistema di anticontraffazione, tracciabilità e valorizzazione per un vino a indicazione geografica tipica (Igt)».
L’Amministratore Delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesca Reich, evidenzia: «Il Poligrafico ha realizzato uno strumento sicuro, tecnologicamente avanzato ed integrato con il sistema di certificazione di qualità che consente di distinguere un prodotto autentico e tracciato da uno contraffatto o non riconosciuto. I sigilli sono infatti progettati con sistemi di sicurezza sempre più evoluti, assimilabili a quelli impiegati per la produzione di banconote, ed una volta apposti su ciascuna bottiglia la identificano univocamente e ne moltiplicano i servizi offerti ai consumatori e a tutta la filiera».
Articolo aggiornato in data 26 Gennaio 2023
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