La seconda edizione del progetto Terra Next chiama in raccolta le startup appartenenti ai segmenti Nutraceutica, Circular & bio-materials e Agricoltura rigenerativa.
Al via la seconda call per startup di Terra Next, il programma di accelerazione per startup e PMI innovative operanti nel settore della bioeconomia parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, un network presente su tutto il territorio italiano con l’obiettivo di sostenere la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale.
Frutto dell’iniziativa di CDP Venture Capital, Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory, che gestisce operativamente il programma. L’acceleratore ha una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital e circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partners.
L’acceleratore è progettato su un asse temporale di 3 anni e ogni anno viene lanciato un percorso che seleziona fino a un massimo di 10 startup. Le startup e PMI innovative ricercate in questa seconda call operano nei settori della Nutraceutica, Circular & bio-materials e Agricoltura rigenerativa. Le società interessate avranno tempo fino al 26 febbraio 2023 per candidarsi attraverso il sito web dell’acceleratore.
A conclusione della fase di candidatura, la commissione di valutazione di Terra Next – composta da promotori, advisory board e corporate partner coinvolti – selezionerà fino a 10 startup e PMI innovative che accederanno al programma di accelerazione, beneficiando di un investimento iniziale e di un percorso di 3 mesi con base a Napoli, presso il Campus di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II, durante il quale avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising. Inoltre, i migliori team avranno accesso a ulteriori investimenti per circa 1 milione di euro, già stanziati dai promotori.
L’acceleratore prevede inoltre il coinvolgimento di partner istituzionali e scientifici, quali Fondazione con il Sud, l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub, il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare SPRING, il centro di innovazione deep tech Materias, il centro studi S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Terra Next coinvolge inoltre i corporate partner Pastificio Garofalo (core partner), Gruppo Getra, Gruppo Nestlé, Novamont, Aristea, Nolanplastica, Selepack e Tecno, che forniranno il loro contributo in termini di know-how, asset e network per lo sviluppo delle startup.
Proprio grazie alla collaborazione di questi partner, le startup selezionate potranno creare sinergie con soggetti industriali nel settore della bioeconomia, già eccellenza del made in Italy, che vanta un valore della produzione di 1.500 miliardi di euro in Europa nel 2021 (Francia, Germania, Spagna e Italia) e solo in Italia di 364,3 miliardi di euro, circa 26 miliardi di euro più del 2019 (secondo i dati del VIII Rapporto “La Bioeconomia in Europa” della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e il Cluster SPRING e Assobiotec-Federchimica). Il settore ha impiegato oltre 2 milioni di lavoratori, l’8,2% dell’occupazione totale nazionale, rivelandosi quindi un settore ad elevata intensità di sviluppo per l’occupazione. Inoltre, nel Mezzogiorno la bioeconomia ha un peso rilevante, generando un valore aggiunto di 24,9 miliardi di euro a livello locale.
La seconda, nuova, call per startup segue quella conclusa a maggio, che ha selezionato 8 startup (tra 126 candidature italiane e internazionali) impegnate nello sviluppo di soluzioni per i processi di biodegradazione, per l’integrazione alimentare e la cosmesi, per la produzione di bioplastiche degradabili e vernici naturali.
“La Rete Nazionale Acceleratori è un progetto infrastrutturale che abbiamo lanciato per stimolare la creazione di un network di snodi sul territorio, focalizzati ciascuno su un mercato a elevato potenziale di crescita e per sostenere la crescita di startup specializzate di alta qualità”, commenta Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital. “L’elemento della “rete”, particolarmente rappresentato in Terra Next, è per noi essenziale per realizzare un modello sinergico fra operatori del settore, aziende e investitori che risulta molto efficace per sviluppare talenti e creare opportunità di crescita”.
“Sostegno finanziario a famiglie e imprese del territorio sono la nostra principale mission, ma il ruolo della Banca è anche quello di stimolare la crescita delle realtà imprenditoriali”, spiega Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo. “Il nostro Gruppo punta da sempre sull’innovazione come leva strategica di sviluppo dell’economia meridionale e ancora una volta siamo impegnati a sostenere gli investimenti in progetti all’avanguardia. Bioeconomia, agricoltura rigenerativa e innovazione sono tra i pilastri della nuova economia del Mezzogiorno e il progetto Terra Next, mi piace sottolineare, è nato circa un anno fa proprio a Napoli e si inserisce tra le numerose attività dedicate al Sud che ci vedono collaborare con istituzioni, incubatori e imprese, uniti nel comune obiettivo di creare valore aggiunto per l’intero territorio”.
“La bioeconomia è un’eccellenza italiana ed è, oggi più che mai, una priorità del nostro tempo”, afferma Riccardo Porro, Chief Operating Officer di Cariplo Factory. “Grazie alla ricerca, alle nuove tecnologie e all’attivazione di processi di co-innovazione, possiamo accelerare la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili e resilienti. Modelli che sono necessari, come è stato reso evidente dalle vicende degli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino alla recente crisi energetica. Terra Next nasce proprio con l’obiettivo di supportare le realtà più innovative del nostro Paese nel settore della bioeconomia, creare interconnessioni con le eccellenze scientifiche del territorio e con aziende leader di settore, per costruire un futuro sostenibile e contribuire a dare un impulso all’economia del nostro Paese”.