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Superbonus, Bonomi: “Industria italiana pronta ad acquisto crediti”

Carlo Bonomi ospite della trasmissione Rai Mezz’ora in più

Il leader di Confindustria: “Abbiamo migliaia di imprese a rischio fallimento”

di Antonella Scutiero, 21 Febbraio 2023

Sul Superbonus sono state prese “decisioni affrettate” “gettando nel panico imprese e famiglie”. Da Savona il leader di Confindustria Carlo Bonomi lancia l’allarme: “ora abbiamo migliaia di imprese a rischio fallimento. Anche noi come industria dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Se il governo individuasse le situazioni per una cessione di primo grado dei crediti tra privati ci sarebbe un’assunzione di responsabilità da parte dell’industria manifatturiera italiana”. Per viale dell’Astronomia le parti sociali andavano convocate prima e non solo a cose fatte: “Giovedì si farà un consiglio dei ministri in cui si approverà un disegno di legge sul riordino degli incentivi, non vorrei ci trovassimo nella stessa situazione. Tra l’altro non è ancora finita l’indagine parlamentare”. Ddl che, in una bozza visionata da LaPresse, dà al governo due anni – 24 mesi di tempo – per l’adozione di una serie di decreti legislativi che definiscano un quadro organico degli incentivi alle imprese, razionalizzandoli e riordinandoli condiderando la certezza dell’intervento, il suo impatto, il coordinamento delle misure, la loro conoscibilità, la digitalizzazione e la coesione sociale con particolare riferimento al Sud. Di incentivi e superbonus ha parlato oggi anche Bankitalia, che in un’audizione al Senato ha siottolineato la necessità di rivedere il mare magnum delle agevolazioni fiscali oggi presenti, con una veridia dell’effettiva utilità e considerando “innanzitutto” la sostenibilità per la finanza pubblica. “Nel medio periodo i margini disponibili per le politiche di bilancio sono contenuti e vanno adoperati al meglio, razionalizzando le misure, per sostenere la crescita economica e proseguendo al contempo il consolidamento del bilancio. Questo vale anche per l’utilizzo della leva fiscale in chiave di incentivo”, ha osservato il capo del servizio assistenza e consulenza fiscale Giacomo Ricotti, evidenziando che il debito resta alto – intorno al 145% nel 2022, secondo le ultime stime – e che bisogna considerare anche, insieme agli equilibri di bilancio, la capacità di aumentare il potenziale di crescita dell’economia. Il superbonus per esempio “ha avuto un impatto assai significativo sul settore delle costruzioni ed è incluso tra gli interventi del PNRR in materia di impatto ambientale degli edifici residenziali” ma “gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti”. E se “in una prima fase, caratterizzata da una circolazione dei crediti d’imposta praticamente illimitata, si sono registrati ingenti volumi di frodi” , l’intervento legislativo per fermarle “ha contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, ma ha finito per penalizzare anche le imprese virtuose”. 

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