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Sprecometro, un’applicazione contro lo spreco alimentare

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«Giulia, il tuo profilo è disattento. Questa settimana hai sprecato circa 450 grammi di cibo […] Dovresti prestare più attenzione ma c’è ancora speranza».

Così la nuova app Sprecometro.it, lanciata in occasione della giornata nazionale di “prevenzione dello spreco alimentare” del 5 febbraio, ha etichettato la mia attenzione nel consumo e nella conservazione del cibo.

Lo “Sprecometro” è un’applicazione ideata e sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilità, realizzata grazie al lavoro congiunto di più realtà: il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna e Last Minute Market. Quest’ultima, impresa sociale spin off accademico dell’Alma Mater per la Campagna Spreco Zero.

L’anno scorso, sempre in occasione della giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, è stata realizzata la prima indagine globale sul rapporto fra cibo e spreco firmato da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability.

Come funziona lo “Sprecometro”?

Per prima cosa l’utente deve rispondere ad alcune domande. All’inizio generiche e via via più specifiche sul consumo e la conservazione dei cibi. Si comincia con alcuni quesiti sulla periodicità con cui di solito ti capita di vedere andare a male il cibo nel frigo. Su quante volte si sbagliano le quantità. Sulle frequenze della spesa e simili.

Il risultato è un profilo e un commento che può essere come questo: «Il consumo di cibo per te è un aspetto legato più che altro alle esigenze fisiologiche. Per cui il cibo non è al centro delle tue attenzioni e spesso dispensa e frigorifero sono poco organizzati e quindi diventano luoghi del dimenticatoio. Dovresti prestare più attenzione, ma c’è ancora speranza!»

Gli obiettivi della nuova app contro lo spreco alimentare

La nuova app, “Sprecometro”, si propone di generare consapevolezza e conoscenze utili a indirizzare le scelte individuali in merito all’uso sostenibile delle risorse e alla riduzione e prevenzione dello spreco.

Inoltre, aiuta l’utente a visualizzare tramite alcuni grafici esplicativi, l’eventuale perdita economica avuta, l’impronta carbonica e idrica mappandone anche l’andamento, quindi i progressi ottenuti o i peggioramenti rilevati.

Ognuno, può, pertanto fissarsi degli obiettivi in linea con l’agenda ONU per lo sviluppo sostenibile.

Di conseguenza sono poi disponibili contenuti educativi, video, schede e altri materiali.

Lo Sprecometro diventa una community di amici e famigliari

L’applicazione permette di confrontarsi con altri utenti attraverso punteggi creando dei cluster di riferimenti con amici, famiglia e colleghi.

Il tutto poi può essere collegato ai propri canali Instagram per rendere partecipi tutti dei risultati raggiunti.

*immagine di copertina: Freepik.com

                                                                                                                                                                       Giulia Bergami

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