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Pasqua, Papa: “Non restiamo impotenti di fronte al male” – LaPresse

Pasqua, Papa: “Non restiamo impotenti di fronte al male”

Francesco celebra la messa della notte Santa a San Pietro. Battesimo per 8 fedeli, tre dall’Albania, altri due dagli Stati Uniti, uno dalla Nigeria, uno dal Venezuela e uno dall’Italia

8 Aprile 2023

Veglia Pasquale della Notte Santa nella Basilica Vaticana. Il Rito ha inizio nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero pasquale. Alla processione verso l’Altare, con il cero pasquale acceso e il canto dell’Exultet, fa seguito la Liturgia della Parola e la Liturgia Battesimale nel corso della quale il Papa amministra i Sacramenti dell’iniziazione cristiana a 8 neofiti provenienti da Albania, Stati Uniti d’America, Nigeria, Italia e Venezuela. 

Papa: “Stanchi di mondo dove prevale legge del più forte”

 “A volte abbiamo semplicemente avvertito la fatica di portare avanti la quotidianità, stanchi di rischiare in prima persona davanti al muro di gomma di un mondo dove sembrano prevalere sempre le leggi del più furbo e del più forte. Altre volte, ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle logiche del calcolo e dell’indifferenza che sembrano governare la società, al cancro della corruzione, al dilagare dell’ingiustizia, ai venti gelidi della guerra”. Così Papa Francesco nell’omelia pronunciata durante la Veglia Pasquale questa sera nella Basilica Vaticana con 40 Cardinali e 25 Vescovi presenti alla celebrazione. 

Papa: “Come donne in Vangelo non restare immobili davanti a tombe”

 “Ci siamo forse trovati faccia a faccia con la morte, perché ci ha tolto la dolce presenza dei nostri cari o perché ci ha sfiorato nella malattia o nelle calamità, e facilmente siamo rimasti preda della disillusione e si è disseccata la sorgente della speranza. Così, per queste o altre situazioni, i nostri cammini si arrestano davanti a delle tombe e noi restiamo immobili a piangere e a rimpiangere, soli e impotenti a ripeterci i nostri ‘perché’”. Così il Papa nell’omelia della Veglia Pasquale paragonando l’atteggiamento alle “donne” che “a Pasqua non restano paralizzate davanti a una tomba ma, dice il Vangelo, ‘abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli’”. “Portano la notizia che cambierà per sempre la vita e la storia – ha detto Bergoglio -: Cristo è risorto”. 

Papa: “Evadere da paura per camminare verso il futuro”

 Serve “riacquistare la ‘memoria del futuro’. Sì, fratelli e sorelle, per camminare dobbiamo ricordare; per avere speranza dobbiamo nutrire la memoria. Uscire dal nascondimento per aprirsi alla missione, evadere dalla paura per camminare verso il futuro. Questo è l’invito: ricorda e cammina”. Così Papa Francesco ha spiegato il significato di “ritornare alle origini” e “andare in Galilea” nella “regione abitata dalle genti” durante l’omelia per la Veglia Pasquale che si sta tenendo in Basilica Vaticana.

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