A conclusione della Mostra “Mani innamorate” con il patrocinio di Città Metropolitana, l’associazione culturale La Sicilia Vista Dall’alto nell’ambito della strategia di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale degli attrattori turistico culturali, il 3 Febbraio a Palazzo Comitini, in Sala Martorana , organizza il convegno dal titolo “Monsù, cultura gastronomica e fattori dello sviluppo turistico. Conoscenza e tutela dell’ agrobiodiversità” sono previsti degli interventi in presenza e in remoto . Ai lavori prenderanno parte :
Sabrina Gianforte – imprenditrice dell’agroalimentare e Accademia Italiana Gastronomia,
Maurizio Lo Galbo – capodigabinetto Città Metropolitana di Palermo,
Francesco Giuliano – Chef e Dottore in lettere,
Rossana Terrana – Dietista il valore della dieta mediterranea
Paolo Inglese – Docente unipa Cultura agricola e cultura alimentare.
Desire Borges Gracia – Psicologa e Felicità alimentare
Leila Chaib – Addetta alla cooperazione per il francese, institut français Italia, Ambasciata di Francia in Italia
Alex Revelli Sorini – Accademia Italiana Gastronomia , Docente Unitele San Raffaele Roma
Massimo Lucidi – Giornalista, fondatore del premio Eccellenza Italiana.
Il convegno mira a dare un racconto sul percorso storico nelle cucine del 700, tra le delizie gastronomiche e i cuochi delle famiglie nobili del Regno delle due Sicilie.
Ci racconta la Gianforte: ”Il Monsù Lo Menzo aveva accesso a derrate alimentari di prima qualità, raffreddavano i cibi con la neve delle Madonie e la paglia, non esistevano tutte le attrezzature moderne. Il loro talento si caratterizza per avere sviluppato una nuova combinazione di sapori unendo gli ingredienti della cucina Francese più delicati, ai sapori mediterranei più decisi, oltre alla manualità si creavano ogni decorazione del piatto ed erano commestibili e in fine va attribuito merito alla visione creatività che sviluppano con ogni singolo ingrediente”.
La mostra/studio continua nel 2023 con altre iniziative legate alla valorizzazione degli attrattori turistici, antropologici, culturali ed economici per valorizzare i territorio e i patrimonio materiali e immateriali. Siamo alla ricerca di ulteriori fonti e testimonianze di altri Monsù di Sicilia per definire la pubblicazione di un ulteriore libro per raccontare e sviluppare gli itinerari turistici dei luoghi, da Palermo, a Bagheria, passando per Catania, Ragusa, Enna sono diverse le località e le produzioni agricole, le materie prime di altissima qualità valorizzate dal genius loci dell’arte gastronomica lasciata dai Monsù di Sicilia.
Gli eventi sono realizzati in collaborazione con AIG, rete internazionale per la diffusione delle identità enogastronomiche L’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia con i suoi fondatori Alex Ravelli Sorini E Susanna Cutini, collegata all’ università telematica San Raffaele di Roma .
Sarà possibile visitare la mostra e ammirare esposti alcuni panelli descrittivi della vita del Monsù Mario Lo Menzo . Nel regno delle due Sicilie, il titolo di Monsù appellativo usato per distinguere i cuochi dei casati nobiliari. Deriva dalla fusione di “Monsieur le chef” ovvero Maestro di cucina … E’ in corso uno studio sui Monsù di Sicilia, a cura dell’enogastronoma Sabrina Gianforte. Vi presentiamo, la mostra/studio “Mani innamorate” Monsù di Sicilia – Storie e racconti sulla figura del cuoco più ricercata dei tempi. L’ultimo Monsù, famoso nel mondo, Mario Lo Menzo, uomo distinto e gentile, curioso e amabile. La sua carriera si è svolta tra Palermo e Regaleali a Valledolmo, presso Villa Tasca dei Conti D’Almerita. Tra gli l’aspetti etno-enogastronomico si raccontano le gesta dell’Ultimo Monsù di Sicilia Mario Lo Menzo e degli altri monsù di Sicilia di cui ci sono differenti fonti letterarie e fonti orali di cui si ricorda Monsù Gaston nel gattopardo, Monsù Tore Patera di Bagheria, Francesco Paolo Cascino che ha prestato servizio per diverse famiglie tra cui I Florio. Le loro opere e creazioni gastronomiche, sono oggetto di studio per scoprirne le innate abilità di un talento unico e raro.
La mostra itinerante e completa, che mira a mettere in evidenza altri racconti sui Monsù di Sicilia affinché non rimanga, una figura letteraria già inserita dai grandi scrittori come Tomasi di Lampedusa con il Gattopardo, De Roberto con i Viceré, Montemaggiore con Settebello ed altri scrittori Sicliani, ma arrivi al grande pubblico come testimonianza vera e viva di un vissuto legato ad altri stili di vita e abitudini alimentari.