E’ rimasto coinvolto nell’operazione Decollo sul traffico di cocaina e nella coltivazione di una piantagione di marijuana
Il Tribunale di Sorveglianza di Catanzaro ha concesso a l’affidamento in prova al servizio sociale a Stefano Polito, 51 anni, di Joppolo. I giudici, in accoglimento di una richiesta avanzata dall’avvocato Francesco Capria, hanno osservato che nonostante Polito risultasse essere stato condannato come uno dei promotori dell’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico nell’ambito del processo “Decollo”, nel corso dell’espiazione dell’ultima detenzione per la coltivazione di una piantagione di marijuana aveva mantenuto un comportamento immune da censure. Invero, durante la fase precedente la decisione del Tribunale di Sorveglianza, Stefano Polito, che si trovava in regime di detenzione domiciliare, era stato autorizzato allo svolgimento di attività lavorativa rispettando sempre le prescrizioni impostegli. Il Tribunale, pertanto, facendo proprio quanto evidenziato dal difensore, in ragione della condotta tenuta da Polito durante l’esecuzione della misura degli arresti domiciliari e la mancanza di procedimenti penali pendenti a suo carico, lo ha ritenuto meritevole del beneficio invocato e, per l’effetto, ha disposto che lo stesso trascorra il rimanente periodo di detenzione da espiare sotto il solo controllo del servizio sociale e con l’obbligo di non allontanarsi dai territori del comune di residenza.
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