Indagini condotte dai carabinieri
È stata disposta l’autopsia sul corpo di Giuseppe Gaita, 75 anni di Caccamo morto in casa in contrada Ginestra a Caccamo. L’uomo, dopo un ricovero, aveva subito un intervento all’ospedale Giglio di Cefalù ed era stato dimesso un mese fa.
Adesso la procura ha disposto l’esame all’istituto di medicina legale del Policlinico per accertare eventuali responsabilità. Le indagini sono condotte dai carabinieri. “Il paziente era stato ricoverato e dopo un intervento – dicono dall’ospedale Giglio – era stato dimesso il 10 marzo”.
Morte naturale per il pentito Palmeri, sarebbe stato “stroncato di un infarto”
Sarebbe stato stroncato da un infarto, dunque sarebbe morto di morte naturale, il pentito Armando Palmeri, trovato senza vita nella sua casa di Partinico, nel palermitano. Sarebbero queste le prime conclusioni dell’autopsia ancora non depositata. Palmeri avrebbe dovuto prendere parte a un confronto davanti all’autorità giudiziaria di Caltanissetta con Baldassare Lauria, primario in pensione del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Alcamo, dal collaboratore di giustizia accusato di aver organizzato, nella primavera del ’92, pochi mesi prima delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, tre incontri tra uomini dei Servizi deviati ed il capomafia di Alcamo Vincenzo Milazzo.
Oggi carabinieri a personale della Dia hanno perquisito le abitazioni di alcuni familiari dell’uomo alla ricerca di un memoriale che, però, non è stato trovato. Sul decesso, da subito riportato a cause naturali, è stata aperta un’inchiesta proprio per il ruolo avuto dal collaboratore di giustizia in alcune indagini delicate, quindi per sgomberare il campo d’eventuali altre ipotesi.
L’uomo, ex autista di Vincenzo Milazzo boss della famiglia di Alcamo, venne trovato morto a metà marzo in casa in una villetta in contrada Bosco alla Falconeria del centro del Palermitano. Qualcuno ha chiamato i sanitari del 118 segnalando che l’uomo era morto. Sono arrivati i medici del 118 e l’hanno trovato morto. Non furono trovati in casa segni d’effrazione e nel corpo non vi erano sono segni di violenza. Intervennero i carabinieri del Ris. Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Palermo coordinati dalla procura.
