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L'importanza per le imprese di fare rete

Quanto è importante per le imprese, nel mondo del lavoro di oggi, fare rete? Se ne è parlato nel corso di una conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati. L’occasione anche per presentare l’evento organizzato da Economia Italiae “La catena del valore. Dalla start-up al passaggio generazionale”. L’appuntamento  è per il prossimo il 31 gennaio 2023, dalle 9 alle 16, a Roma, in San Lorenzo degli Speziali in Miranda, Via in Miranda 10.

Economia Italiae è un gruppo di economisti, docenti e imprenditori con l’obiettivo di creare reti con lo scopo di fare cultura di impresa. Il progetto ha finalità tanto culturali che sociale si pone l’obiettivo di supportare le piccole aziende. La conferenza stampa di presentazione dell’evento, indetta dal senatore Fabio Porta è stata organizzata da Giuliano Casale, presidente di Economia Italiae. Hanno partecipato l’avvocato Andrea Catizone, Angelo Argento, presidente Cultura Italiae, l’avvocato Alberto Improda e Alberto Luna, presidente Digit Italiae.

Economia Italiae, l’importanza di fare rete

Un tema sempre più attuale è quello delle sfide che si pongono quotidianamente davanti le piccole e medie imprese del nostro tessuto imprenditoriale. Per superare le difficoltà è importante sviluppare una cultura di impresa che aiuti a trovare energia e soluzioni creando reti che portino valore all’impresa stessa. Un concetto ribadito ai nostri microfoni da Giuliano Casale, presidente di Economia Italiae. Oggi fare rete rappresenta «un’importanza fondamentale per il tessuto economico italiano. Immaginiamo cosa significhi fare sistema nel nostro Paese. Fare rete in Italia, che non è soltanto una rete di impresa ma creare una rete economica, significa avere un’accelerazione verticale delle nostre aziende».

Per questo nel corso dell’evento del prossimo 31 gennaio gli argomenti si concentreranno sul tema del fare impresa e creare una catena di valori.  «Significa che come progetto ci piacerebbe dare la massima informazione possibile dal piccolo imprenditore che ha intenzione di creare una startup fino al giovane che vuole iniziare una sua avventura imprenditoriale. Nel nostro convegno ci piacerebbe accompagnare il tessuto imprenditoriale, soprattutto piccole e medie imprese e micro imprese, insegnando a non perdere il loro valore, il know how». Anche chi è piccolo, quindi, è ingrato di superare le difficoltà. Questo, conclude Casale, «non soltanto con l’intervento governativo, ma anche e soprattutto con l’intervento di fondi privati, dei business angel e col crowdfunding. Gli strumenti per finanziare un’impresa ci sono. Non bisogna pensare, però, a progetti fantasiosi. Bisogna avere idee ben chiare con progetti strutturati e una linea di pensiero ben delineata. I professionisti per portare avanti il progetto e la finanza per renderlo fattibile ci sono».

Oggi, aggiunge Angelo Argento, presidente Cultura Italiae, le criticità soprattutto delle piccole e medie imprese riguardano la continuità aziendale e la crescita. Da qui l’importanza di costruire reti. «Cultura Italiae, Impresa Italiae, Economia Italiae sono nostri strumenti attraverso cui creiamo le condizioni per fare impresa e per poter crescere insieme. Perché senza la consapevolezza che solo insieme si va avanti difficilmente si può arrivare lontano».

Puntare sulle donne 

E perché un’impresa abbia successo non si può prescindere dall’apporto della professionalità femminile. Questa, ricorda l’avvocato Andrea Catizone, è la sfida che spetta a tutto e tutti. Considerare le competenze e le professionalità delle donne come necessarie per lo sviluppo e l’innovazione del Paese. Non in un ruolo secondario, ma consentendo una lotta ad armi pari. Ormai è assodato che la presenza delle donne nel mondo del lavoro consente un aumento del Pil. In termini percentuali si parla del 12 per cento. Quindi una quota molto significativa. Un vantaggio per tutta l’economia». 

economia italiae, conferenza stampa
Un momento della conferenza di Economia Italiae

La cultura di impresa

Tutti questi concetti presuppongono l’esistenza di una cultura di impresa. Eppure, sottolinea Angelo Argento, in Italia con la cultura «non solo si mangia, ma si prospera. La dimostrazione è che l’Italia nel mondo è considerata una superpotenza mondiale della cultura. Non rappresentiamo soltanto, in termini di crescita etica, un punto di riferimento culturale, ma anche e specialmente dal punto di vista economico. Il cosiddetto made in Italy che rappresenta la nostra capacità di mettere a frutto ciò che non abbiamo, cioè materie prime, e trasformarle con la creatività in un prodotto di riferimento mondiale». 

Dai settori dove le nostre eccellenze sono riconosciute si passa ad altri in cui pur eccellendo non siamo conosciuti nel mondo. «Questo – prosegue Argento – è quello che, con l’evento del 31 gennaio, vogliamo dimostrare raccontando a noi stessi, innanzitutto, che con la cultura e la capacità di studiare e trasformare le idee in realtà possiamo dominare il mondo».  

L’evento di Economia Italiae

Nel corso dell’evento di Economia Italiae del 31 gennaio ognuno dei relatori proporrà un’idea concreta che potrà tradursi in norma, azione o progetto. «Proposte che poi offriremo al decisore politico. Perché Cultura Italiae – conclude Argento – ha la caratteristica di essere trasversale. Al suo interno vi sono tutti coloro che pensano che questo Paese deve essere aiutato a crescere a prescindere dalla propria appartenenza ideologica o di partito».

All’appuntamento organizzato da Economia Italiae, parteciperanno Angelo Argento e Giuliano Casale, moderati da Nathania Zevi. Interverranno, tra gli altri, Gregorio De Felice, Luigi Capello, Marcello Di Caterina, Oliviero Casale, Pietro Petraroia, Enrico Giovannini, Andrea Nuzzi, Elisabetta Caltagirone, Andrea Catizone, Raimondo Grassi, Lorenzo Veroli, Anna Roscio, Alberto Luna, Manuela Stefoni, Stefano Loconte, Orlando Barucci, con la partecipazione di Santo Versace, Dino Giarrusso, Francesco Tufarelli e Lavinia Mennoni.

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Articolo aggiornato in data 24 Gennaio 2023
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