di Redazione – 06 Febbraio 2023 – 19:08
Secondo appuntamento, per le classi quinte del Liceo Scientifico “Pellati” di Nizza Monferrato, con i Carabinieri del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali, il primo avviato lo scorso anno scolastico.
Una consuetudine che va consolidandosi arricchendo le proposte formative dell’”Istituto Pellati” che da anni collabora a vario titolo con esperti esterni per dare agli studenti opportunità culturali anche ai fini dell’Orientamento.
Venerdì 03/02/2023 le classi quinte del Liceo Scientifico hanno fruito dell’intervento di questi funzionari specializzati dell’Arma dei Carabinieri, un incontro segnato da riflessioni sviluppate prima fra i banchi, durante le ore di Arte, ma arricchite dall’esperienza di coloro che, nel silenzio e nella dedizione appassionata, lavorano per la tutela del ricco patrimonio culturale e artistico italiano.
In uno scambio aperto, ricco di spunti e domande da parte degli studenti, il dibattito ha accostato le tematiche della tutela, degli illeciti e del recupero di opere d’arte e di beni culturali anche nel nostro territorio.
Il Comandante Lo Jacono del Nucleo di Torino supportato dall’App. Costa ha sottolineato l’importanza di operare sempre all’interno della correttezza e guidati dal faro del bene comune, facendo riferimento all’art.9 della Costituzione, alla complessa normativa vigente e alle funzioni del Ministero della Cultura che orientano scelte strategiche e favoriscono la divulgazione di queste sensibilità.
L’idea centrale che l’Educazione Civica passa anche attraverso l’apertura con il territorio e con varie agenzie educative, segna il passo verso un’evoluzione nella didattica che è tenuta a formare non solo studenti preparati, ma cittadini sensibili e propositivi, giovani che domani avranno in mano le sorti di questa società in repentina evoluzione.
La conferenza è stata occasione per l’ulteriore apprezzamento consapevole del nostro territorio vitivinicolo insignito dall’Unesco, un patrimonio delicato ma aperto e accogliente che va valorizzato attraverso una rete di relazioni che richiedono competenze diverse; un’apertura alla complessità nel rispetto della tradizione , cardine del nostro patrimonio.