I dipendenti della commissione europea dovranno cancellare l’applicazione cinese dai propri dispositivi privati e aziendali entro il 15 marzo. La decisione è stata presa in seguito a dei problemi relativi alla tutela di alcuni dati personali.
Commissione europea in linea con gli Stati Uniti
Nella mattina del 23 febbraio, la Commissione europea si è esposta dichiarando che i propri dipendenti avrebbero dovuto cancellare TikTok per proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica. Negli Stati Uniti, l’uso di TikTok è stato proibito sui dispositivi di proprietà della Camera. Coloro che dispongono di tale applicazione verranno contattati per rimuoverla. Negli Stati Uniti il timore è che l’uso di tale applicazione comporterebbe una raccolta di dati dei cittadini rendendoli disponibili alla Cina. Inoltre TikTok userebbe il suo algoritmo per manipolare l’opinione pubblica.
Le conseguenze enunciate dalla CE
Le persone che entro la data stabilita, disporranno ancora di tale applicazione, perderanno l’accesso alle applicazioni collegate con la Commissione o i servizi Skype. In seguito a queste dichiarazioni, non è escluso pensare che il Parlamento e il Consiglio adottino lo stesso divieto. Più difficile sarà per l’Eurocamera, per la quale ci vorranno tempistiche più lunghe.
Anche l’occidente contro TikTok
Dopo gli Stati Uniti, ora anche l’Unione Europea incomincia a prendere delle misure contro il social cinese. I commissari europei per la giustizia e gli affari interni hanno avvertito l’amministratore delegato dell’app, di rispettare appieno il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr). La decisione è arrivata a novembre. TikTok ha ammesso che i suoi dipendenti potevano avere accesso ai dati personali degli utenti in giro per il mondo. Nessuno ha ancora adottato politiche simili a quelle statunitensi, ma dopo la decisione della CE, ci potrebbe essere un cambio di rotta.