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Intimidazione in pieno giorno a San Costantino, il sindaco: «Situazione emergenziale»

Criminalità sempre più spavalda nel Vibonese, capace di agire a pochi metri dal palazzo municipale

Giuseppe Currà

Intimidazione in pieno giorno a San Costantino, il sindaco: «Situazione emergenziale»

In pieno giorno a San Costantino Calabro si è ieri registrato l’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di una ditta che opera nel Vibonese. Ad entrare nel mirino dei malavitosi è stata la Satel dei fratelli Salimbeni con sede a Paravati di Mileto, impresa che proprio ieri aveva avviato dei lavori di ampliamento della linea telefonica lungo viale Enotrio, a due passi dal palazzo municipale. Nell’occasione, ignoti hanno pensato “bene” di dare alle fiamme il rimorchio della ditta, specializzata nel campo delle telecomunicazioni. [Continua in basso]

Nicola Derito

A poche ore dall’accaduto, giungono le parole di rammarico e il grido d’allarme del sindaco Nicola Derito. «Quello a cui ci siamo ritrovati costretti ad assistere ieri – sottolinea al riguardo il primo cittadino di San Costantino – è sicuramente un episodio grave a cui bisogna prestare particolare attenzione, ancor di più perché è stato perpetrato in pieno giorno e a qualche centinaio di metri dal Comune. In passato fatti del genere si sono già registrati sul nostro territorio, ma mai con la frequenza delle ultime settimane. La situazione, non bisogna nascondersi, è oggi emergenziale. Anche per questo – aggiunge il sindaco – più che mai mi preme ribadire la piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine, giornalmente in prima linea per cercare di scongiurare il verificarsi di eventi criminosi. Nel contempo, però, voglio esprimere tutta la mia vicinanza alla ditta Satel che sta lavorando sul nostro territorio e che si ritrova costretta a fare i conti coni danni subiti da atti di vandalismo, intimidatori o quant’altro». Alla fine il rimorchio della Satel è rimasto donneggiato solo nella parte posteriore, grazie al pronto intervento di un vigile del fuoco fuori servizio che si trovava in zona. Nello scorso mese di ottobre San Costantino Calabro ha, ad ogni modo, dovuto fare i conti con altri due episodi analoghi, in questo caso perpetrati ai danni di una motopala del Comune e di un camion della spazzatura parcheggiati all’interno dell’ex campo sportivo. E le cose non stanno andando meglio nei comuni limitrofi. A Mileto, ad esempio, nelle scorse settimane sono stati incendiati dei tubi in pvc dell’impresa che sta svolgendo dei lavori nel rione Calabrò (posizionati nei pressi della chiesa dell’Assunta) e il camion di una ditta che stava operando in pieno giorno nel centro della frazione San Giovanni. A riprova del fatto che l’emergenza criminale abbraccia, ormai, l’intero territorio provinciale.

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