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Il Consiglio del Parco ha approvato le nuove linee guida per la gestione futura del Parco Archeologico Valle dei templi. – AgrigentoOggi

Sarà un Parco Archeologico gestito in maniera moderna con l’obiettivo di incrementare i numeri degli ingressi grazie a nuovi flussi turistici. Il Consiglio del Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi, ha elaborato le nuove linee guida approvando un Documento strategico di programmazione pluriennale. Le linee guida potranno essere concretamente applicabili da subito. Tra gli obiettivi vi è la revisione del Piano del Parco, l’aggiornamento del Piano di Gestione Unesco, oltre al miglioramento della qualità dell’accoglienza e dei percorsi museali estesi al paesaggio. Secondo il Consiglio del Parco, tre sono le azioni fondamentali che saranno in grado di determinare effetti nel breve, medio e nel lungo periodo: l’incremento dell’offerta culturale attraverso la realizzazione di interventi di riqualificazione e di nuove strategie e percorsi di visita; la qualificazione  di alcuni luoghi che rientrano nella pertinenza dell’ente (il Museo Archeologico Pietro Griffo e aree afferenti, l’area archeologica e i musei di Licata, l’area monumentale di Eraclea Minoa, Monte Kronio a Sciacca, Monte Adranone e il Museo di Palazzo Panitteri a Sambuca di Sicilia); infine, l’incremento dei visitatori con interventi di “cerniera”  verso i siti archeologici e le connessioni storiche presenti nella collina di Girgenti. Per il 2023 il bilancio dell’Ente Parco prevede maggiori risorse per le attività di valorizzazione, di promozione e di accoglienza del patrimonio culturale. Il Consiglio ha voluto superare alcuni aspetti di criticità degli scorsi anni che hanno ritardato il pieno sviluppo degli obiettivi programmatici nonché di valorizzazione e fruizione del sito Unesco. Il Piano del Parco, che risale al 2006, non è mai stato approvato né  è stato reso attuativo. Essendo trascorsi 17 anni dall’elaborazione e adozione del Piano, il Consiglio ha disposto che si proceda intanto ad una revisione, cioè un aggiornamento dello strumento di pianificazione, con particolare riferimento agli aspetti strategico-gestionali, col fine del miglioramento della fruizione dei siti e del rapporto con la città di Agrigento e con il territorio circostante. Di fatto non è mai stato concretamente realizzato quel collegamento culturale con la città, cioè tra la Valle dei Templi e i luoghi e i siti di interesse archeologico che fanno parte della città antica e che insistevano sulla collina in cui si trova la città moderna: il Tempio di Giove Polieo/Santa Maria dei Greci, il Tempio di Athena, Porta IX, e così via. Destino collegato, ha il Piano di Gestione Unesco, che considera implicitamente il sito iscritto, come  un luogo attivo di produzione di cultura contemporanea, ampliando il semplice e tradizionale concetto di luogo di conservazione della cultura storica intendendo fornire quel necessario collegamento alla pianificazione del territorio quale contributo allo sviluppo del sistema economico locale e, dunque, alla crescita del turismo culturale. Per questi motivi il Consiglio ha ritenuto necessario e urgente procedere alla revisione e all’aggiornamento del Piano di Gestione Unesco, in tempi brevi, con cronoprogramma ipotizzato di tre mesi, che preveda, oltreché la verifica degli obbiettivi raggiunti, l’attualizzazione degli obiettivi e l’attivazione di un tavolo partenariale per il coinvolgimento delle istituzioni locali e della comunità volto al consolidamento del sistema culturale. Come si legge nelle linee guida: “Il Piano (di Gestione Unesco) rappresenta un elemento imprescindibile di progettazione su scala territoriale per il sito oggetto del riconoscimento, ma anche per tutta la Provincia di Agrigento e per la Regione Siciliana”… Un contesto quello del “Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi” complesso nella sua unicità, dove uomo e natura coesistono e si condizionano vicendevolmente”. Tra le altre scelte innovative e già operative figurano anche: l’ipotesi progettuale di ideazione e realizzazione di un “Parco delle Arti Contemporanee” (CAMP – Contemporary Art Museum Park), che proceda al “riordino delle visuali del Classico” con spostamento di elementi artistici e opere collocate in occasione di mostre temporanee, previa scelta e progettazione di spazi all’interno del Parco con ipotesi di lavoro “Parco delle Arti Contemporanee”. Gli spazi saranno di ricercato valore visuale/panoramico, collegati da vari percorsi pedonali, attraverso il recupero e riuso dei tracciati di regie trazzere, che collegano la Valle alla città, sempre in area di pertinenza del Parco Archeologico. In queste aree verranno rimontate o verranno inserite (in occasione di eventi) le installazioni scultoree e architettoniche, opere di Arte contemporanea e di Land Art che si integreranno con il paesaggio naturale; la revisione critica dei percorsi di visita per rendere più attrattivi altri percorsi ma anche la creazione di nuovi accessi, più vicini alla città: ad esempio, dal Museo Archeologico o da Villa Genuardi; lo sviluppo di un Piano di Marketing Territoriale, al fine di determinare  un riconosciuto del sistema museale “Parco Valle dei Templi”, per rilanciare il ruolo strategico del turismo culturale e del Sistema Parco, dal contesto urbano a quello provinciale agrigentino, che determina una più ampia conoscenza e fruizione di tutti i siti e luoghi della cultura in gestione; il recupero architettonico ambientale e la creazione di spazi per spettacoli con uno studio architettonico-ambientale al fine di rideterminare e ricreare un’armonica sezione tipologica che determini l’opportunità di realizzare uno spazio permanente da dedicare ad eventi; una Carta di qualità dei servizi; la redazione di idonei progetti di sostenibilità economica e finanziaria; la redazione di progetti di digitalizzazione di preziosi documenti cartacei, grafici, bibliografici e molto altro. Un capitolo delle Linee Guida è stato dedicato anche al Mandorlo in Fiore, attraverso una rilettura critica e nuova, proposta con il progetto “Festival delle Culture”;  con una programmazione valida per il triennio. Il Consiglio del Parco ha ritenuto necessario voler attribuire un valore internazionale alla manifestazione del Mandorlo in fiore, poiché strettamente legata alle sorti del Parco Archeologico, primo attrattore e luogo simbolico per eccellenza della manifestazione. Il brand Mandorlo/Valle potrà per il Parco, essere di volano e di interesse attraverso la coniugazione di una iniziativa che deve volgere verso una estensione e un incremento, con la rilettura critica del “Festival delle culture”, la cui manifestazione verrà proposta dal 2024 come evento dall’alto valore culturale e dai profondi contenuti universali.
LORENZO ROSSO



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