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Gasparri attacca l'incaricato d'affari Usa per difendere Berlusconi: “Porti rispetto e riconosca l'importanza di Pratica di Mare” – Il Fatto Quotidiano

Questa volta tocca al vicepresidente del Senato e storico esponente di Forza Italia, Maurizio Gasparri, difendere Silvio Berlusconi dalle critiche internazionali, dopo le esternazioni con le quali il leader forzista si era di nuovo scagliato contro Volodymyr Zelensky. In un’intervista a Repubblica pubblicata giovedì, l’incaricato di affari Usa a Roma, Shawn Crowley, ha infatti dichiarato: “Penso che Berlusconi stia pensando al 2002, a Pratica di Mare, l’anno in cui crede di aver aiutato a metter fine alla Guerra Fredda. Io penso, al contrario, che sarebbe più appropriato il riferimento a Monaco 1938“, quando gli europei si illusero di poter fermare Hitler concedendogli i Sudeti che appartenevano alla Cecoslovacchia.

Parole che non sono piaciute a Gasparri che su Twitter ha replicato: “Molto sgradevole l’incaricato di affari Usa a Roma Crowley che dice su Repubblica che per Pratica di Mare 2002 Berlusconi ‘crede di aver aiutato a mettere fine alla Guerra Fredda’. Come se Berlusconi non avesse dato un importante contributo in quella fase di dialogo e di pace. Crowley precisi. E sia più rispettoso della verità della storia”. Una tesi sempre sostenuta da Berlusconi, anche se nel 2002 la Guerra Fredda era ormai ampiamente terminata.

Le parole di Crowley arrivano dopo un botta e risposta a distanza tra Berlusconi e Zelensky, con il primo che aveva accusato il presidente ucraino parlando di “civili uccisi per la sua ostinazione in Donbass”. Il leader di Kiev gli aveva risposto dicendo che il fondatore di Forza Italia “parla perché la sua casa non è mai stata bombardata“. Pronta la controreplica: “Lui non sa niente di me, scappai dalla guerra“.

Quella che per il momento è l’ultima puntata di questo battibecco a distanza la chiudono Gasparri e Crowley, con l’incaricato d’affari americano che nel corso dell’intervista ha anche specificato: “Io capisco chi ha paura e vuole la pace. Agli italiani ricordo che nel 1943 l’Italia firmò un armistizio. Se gli Alleati avessero voluto la pace a ogni costo, tutta l’Italia a nord di Monte Cassino sarebbe rimasta sotto l’occupazione nazista”.

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