Fine del super bonus, “non potrà più essere utilizzata l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito al posto della detrazione per i bonus edilizi”. Per questo l’ordine degli ingegneri di Agrigento lancia un appello ala classe politica e lo fa con una lettera: “Dall’entrata in vigore del decreto- si legge nela missiva a firma del presidente, Achielle Furioso- per i vari interventi edilizi non si potrà più fare affidamento né alla cessione del credito né allo sconto in fattura al posto delle detrazioni fiscali. Ciò significa dare il colpo di grazia a professionisti e imprese che, già da oltre un anno, vivono in uno stato di precarietà a causa di norme contraddittorie emanate dei vari Governi che hanno cambiato più e più volte le regole dei citati incentivi fiscali. Detta norma determinerà inevitabilmente il fallimento di tantissime ditte con tragiche ricadute economiche su tutto l’indotto, compresi i professionisti che vedranno vanificare anni di duro lavoro.
Mentre nel Parlamento Europeo si stanno varando norme che prevedono il taglio dei consumi energetici di circa il 25%, imponendo, quindi, interventi come il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, l’installazione di nuove caldaie a condensazione e di pannelli solari, per conseguire le cosiddette “zero emissioni” entro il 2050 (case green), in Italia si decide di bloccare uno degli strumenti più efficaci che va esattamente in quella direzione! Senza considerare che il Sismabonus consente di mettere in sicurezza edifici che diversamente sarebbero particolarmente vulnerabili in caso di sisma.
Caro Onorevole, siamo d’accordo per apportare i giusti correttivi sulla norma esistente dei bonus edilizi, ma non si può eliminarla senza prima avere una soluzione alternativa.
Gli Ingegneri della Provincia di Agrigento, unendosi al coro del CNI e degli altri Consigli Territoriali Provinciali, sono fiduciosi che la deputazione agrigentina condivida quanto sopra e ponga in essere azioni politiche concrete basate sulla sostenibilità nel breve e medio periodo di strumenti adeguati a tutelare cittadini, territorio e imprese. Chiediamo di coinvolgere maggiormente il mondo dei professionisti e degli imprenditori per trovare soluzioni condivise per modificare il suddetto D.L. 16 febbraio 2023, n. 11 e per dare priorità a trovare soluzioni immediate per sbloccare i crediti in corso. “
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